«Conoscevo bene Luigi Tinaro, così come conoscevo bene da sempre il fratello e il padre. Una famiglia storica di imprenditori seri che hanno contribuito a costruire e far crescere Pescara. Mi dispiace moltissimo per lui e per la sua famiglia che lo ha perso all’improvviso, tragicamente. Lo vedevo spesso in giro, sempre con i suoi cani, abitavamo vicini, un saluto e due chiacchiere non mancavano mai quando ci incontravamo».
E’ un sindaco Masci costernato quello che commenta la scomparsa di un amico.
Attraversa la strada: l'ingegnere Luigi Tinaro travolto e ucciso con il suo barboncino da un'auto
Decisiva in certe situazioni è la velocità: l’impatto violentissimo fa pensare che la vettura procedesse in modo spedito (una scarpa della vittima è stata recuperata all’ultimo piano di un palazzo vicino), ma saranno i rilievi dei vigili urbani a fare piena luce sulle cause dell’incidente. Intanto sul caso ha acceso un faro anche la magistratura: i funerali di Luigi Tinaro non si terranno prima di domani o mercoledì.
«Nella nostra città ogni giorno entrano 122mila macchine da fuori, troppe - commenta ancora il sindaco Masci -. Le nostre azioni sono state orientate a una riduzione di velocità nel centro urbano e al minor utilizzo del mezzo privato rispetto ai mezzi pubblici, ma anche all’uso di monopattini, bici a pedalata assistita, auto ibride e scooter elettrici. Ricordo i corsi di educazione stradale nelle scuole, la creazione delle corsie preferenziali e delle piste ciclabili, le zone 30, la filovia, gli autovelox e le telecamere ai semafori: strumenti a volte contestati, ma necessari per aumentare la sicurezza sulle strade e migliorare la qualità dell’aria».