E' arrivato all'ospedale di Sulmona in piena notte mentre era in corso una abbondante nevicata, il bambino ucraino di poco più di un anno, in fuga dalla guerra. I genitori, hanno attraversato il confine ucraino e sono riusciti a raggiungere con mezzi propri prima la Polonia e poi l'Italia, dove grazie all'aiuto di alcuni parenti, da tempo residenti a Sulmona, sono giunti nella notte tra il 28 febbraio e il 1 marzo.
Le condizioni del bambino, che ha gravi problemi di salute dall'età di 4 mesi, non erano gestibili dal reparto di pediatria dell'ospedale peligno e i medici hanno deciso quindi, di trasferirlo in ambulanza all'ospedale Bambino Gesù di Roma, dov'è è stato ricoverato in terapia intensiva. Intanto ieri manifestazione in un luogo non casuale e intorno, insieme ai ragazzi del Polo Ovidio, c'è, oltre alle istituzioni e al vescovo, anche Giovanna, la mamma di Fabrizia Di Lorenzo.
Diversa, ma non troppo, da quella che da giorni sta portando distruzione e morte in Ucraina. La giornata della pace si apre così a Sulmona, davanti a quelle mani tese e incrociate che reggono un mondo ricucito, da ricucire. Con gli studenti a lezione di storia e di pace, anche quelli più piccoli, nelle scuole dell'infanzia, chiamati a disegnare il nuovo mondo.