SAN BENEDETTO - Positivi al Covid, imprigionati in casa ed isolati dal resto del mondo aspettando l’esito di un tampone (il quarto) che da giorni ancora non arriva. È la brutta sorte toccata ad una famiglia del territorio composta da madre, padre e due figli.
A contrarre il virus per primo è stato il figlio minore. Si è contagiato a scuola. Appena due giorni dopo sua mamma ha accusato i primi sintomi ed è risultata positiva. Padre e figlio maggiore hanno eseguito il tampone, il cui esito è stato negativo. Da qui la scelta rapida, per evitare il contagio, di trasferirsi a casa della nonna. Padre e figlio sono rimasti in loco in attesa che il virus facesse il suo corso.
Ma è trascorso oltre un mese e la famiglia non è ancora riuscita a riunirsi.
La denuncia
«Sono in quarantena dal 7 ottobre, giorni e giorni di attese per fare tamponi e per avere i referti racconta la donna - io ho fatto il quarto tampone il 2 novembre, e ancora aspetto l’esito, sono esasperata e non so più a chi rivolgermi.
I tamponi in ritardo
Il figlio minore, dopo il terzo tampone, è stato dichiarato guarito. La mamma invece attende da cinque giorni ancora l’esito del tampone eseguito i primi di novembre. Con l’aumento vertiginoso dei casi, il Sisp riesce a processare tamponi tra le 24 e le 72 ore. Purtroppo il numero dei test continua a crescere vertiginosamente e dare risposte in tempi rapidi diventa sempre più difficile. A rimetterci purtroppo sono le famiglie praticamente bloccate senza poter pianificare nulla, in primis il rientro al lavoro.