Acqua inquinata dai rubinetti,
è emergenza nell'Alto Calore

Acqua inquinata dai rubinetti, è emergenza nell'Alto Calore
di Vincenzo Grasso
Sabato 28 Agosto 2021, 10:30
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Devono restare chiusi i rubinetti delle abitazioni di contrada Foresta e di gran parte del versante di via Nazionale. E questa volta non perché manca l'acqua, ma perché risulta al momento inquinata. Il sindaco della città, Enrico Franza, ha emesso ordinanza contingibile e urgente di divieto assoluto di utilizzo dell'acqua ad uso potabile ed alimentare, limitatamente alle utenze ubicate in contrada Foresta-via Nazionale, «al fine di salvaguardare la salute pubblica ed evitare conseguenze alle persone».

Le condotte sono, infatti, inquinate.

Si rischia di far arrivare in casa acqua non potabile. All'Alto Calore, Distretto di Ariano Irpino, gestore del servizio idrico comunale, è pervenuta una segnalazione di alterate caratteristiche organolettiche dell'acqua distribuita in questa vasta area del territorio comunale.

A seguito di ciò, l'Alto Calore ha predisposto immediati controlli gestionali e prelievi in diversi punti di contrada Foresta. I risultati analitici dei campioni esaminati hanno evidenziato che sono stati riscontrati sia inquinamento di origine fecale, sia valori di torbidità anomali e sia contaminazione microbiologica di origine ambientale. Per venire a capo del fenomeno e accertare le cause dell'inconveniente sorto, sono in fase di esecuzione ulteriori scarichi ai terminali di rete e prelievi per la verifica della qualità dell'acqua distribuita. Di qui la necessità dell'ordinanza sindacale «al fine di prevenire pericoli alla salute e all'incolumità pubblica». Ma non solo ; risulta necessaria l'adozione di provvedimenti volti ad assicurare immediata e tempestiva tutela di interessi pubblici, quali la tutela della salute della collettività, che in ragione della situazione di emergenza non potrebbero essere protetti in modo adeguato, ricorrendo alla via ordinaria. Ovviamente, tali provvedimenti sono destinati ad avere efficacia sino al momento in cui cesseranno le condizioni e le ragioni di urgenza che ne rendono necessaria l'adozione, presumibilmente entro la prossima settimana. Alto Calore, dunque, al lavoro per individuare i punti critici della condotta, dove presumibilmente si registrano infiltrazioni di liquami o di altro. Per sopperire all'inconveniente i residenti hanno solo due alternative: ricorrere alle autobotti che saranno inviate sul posto o attingere alle altre sorgenti pubbliche. Sta di fatto che l'ordinanza ha colto di sorpresa i residenti. L'inconveniente durante la stagione estiva accentua inevitabilmente il disagio determinatosi. La notizia, naturalmente, ha destato non poca meraviglia. Sono già diversi i cittadini che sulla rete invitano l'amministrazione comunale a far estendere all'Alto Calore i rilievi anche sulle condotte di altre contrade. A meno che non venga scoperto che a Foresta l'inquinamento si è verificato in un solo punto della condotta e che si può tempestivamente intervenire.

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Completati, intanto, a Creta, i lavori per la sostituzione del tratto della condotta adduttrice che risultava maggiormente danneggiata, tanto da provocare spesso l'interruzione idrica nel versante Nord Est di Ariano. Adesso l'attenzione si sposta sui lavori di sistemazione di un tratto della strada comunale che costeggia la condotta. Per questa operazione il Comune di Ariano Irpino ha impegnato la somma di 123 mila euro, provenienti dai ribassi d'asta di altre gare. Non si riuscirà a mettere in sicurezza l'intera arteria, si ripristinerà al meglio il collegamento con il centro storico e soprattutto far tornare in zona in mezzi del trasporto scolastico. 

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