Governo Meloni, l'appello dall'Irpinia:
Alta velocità e Tribunali da riaprire

Governo Meloni, l'appello dall'Irpinia: Alta velocità e Tribunali da riaprire
di Alberto Nigro
Lunedì 24 Ottobre 2022, 09:27 - Ultimo agg. 13:16
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Il governo Meloni che, nella giornata di ieri, ha dato il via ufficialmente alle proprie attività, ha davanti a sé tantissimi temi da affrontare. L'intero Paese attende risposte concrete e l'Irpinia non fa certamente eccezione. La priorità è senza dubbio rappresentata dal caro bollette, che sta accentuando una crisi economica e sociale già devastante, ma i nodi da sciogliere sono davvero tanti.

Per stare all'attualità, c'è sicuramente quello legato al bando per la rigenerazione urbana dei piccoli Comuni, visto che le graduatorie rese pubbliche qualche giorno fa hanno fatto emergere l'esclusione dal finanziamento di intere province, comprese quelle di Avellino e Benevento. C'è, poi, la vicenda annosa dei Tribunali. La chiusura di quelli di Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi, oltre a causare problemi logistici, ha contribuito ad inaridire, in termini di servizi, un'area della provincia già alle prese con carenze strutturali e spopolamento.

Quindi, il discorso infrastrutturale. Ferma restando la necessità di procedere con la costruzione della stazione Hirpinia per dare centralità alla provincia lungo l'asse Napoli-Bari, c'è da lavorare per dar vita ad un polo logistico ed evitare che sia una cattedrale nel deserto. 

Di qui, il tema sanità, con tutte le sue criticità causate in particolar modo dal criterio utilizzato per la distribuzione dei fondi che penalizza le nostre zone. E ancora, la partita del Pnrr e la riparazione delle reti idriche colabrodo. 

Per il consigliere reigonale del Pd, Maurizio Petracca, sono tre le priorità di cui dovrebbe interessarsi il nuovo governo. «Partirei - afferma - dalla crisi energetica e dal conseguente caro bollette. È evidente come si tratti di un tema che impatta sulle nostre famiglie e sulle nostre imprese. Il mio auspicio è che questo governo si ponga in continuità con quanto fatto dall'esecutivo Draghi e che si muova con la stessa autorevolezza a livello internazionale. È innegabile che negli ultimi giorni proprio su questo fronte grazie al premier Draghi si siano fatti importanti passi avanti». A seguire la sanità.

«Qui - dice - va risolto un problema di metodo. Bisognerebbe modificare il criterio della spesa storica con quello della quota pro capite. Sarebbe questo il modo per avere finalmente un riequilibrio tra Nord e Sud e per porre fine a una lunga serie di strumentalizzazioni che investono questo settore in Campania ed in Irpinia». È chiaro, sottolinea Petracca, «che più risorse si traducono in più servizi, più qualità». Infine, la questione delle infrastrutture. «Se è vero che verrà realizzata la stazione Hirpinia sulla Alta velocità-Alta capacità, è allo stesso tempo vero che bisogna potenziarla, riuscendo ad innestare il capoluogo e la Bassa Irpinia. Per farlo - chiarisce - c'è un solo strumento, la bretella di Codola, e su questo aspetto che i parlamentari eletti in Irpinia dimostrino la loro capacità di incidere nei processi, proseguendo l'interlocuzione con Rfi, velocizzando la pratica e arrivando a definire tempi e modalità di realizzazione con puntualità».

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Così, invece, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi. «È necessario - afferma - che tutte le opere fin qui programmate non subiscano battute d'arresto. Un esempio è la stazione Hirpinia, che rappresenta una priorità per la nostra provincia». Allo stesso tempo, però, l'auspicio è che il governo «avvii anche un ragionamento per ampliare gli attuali progetti, immaginando, solo per citarne uno, un modo per non isolare la città di Avellino, perché è impensabile che il capoluogo non venga incluso nel circuito dell'Alta velocità». La preoccupazione maggiore, tuttavia, riguarda la crisi economica e sociale in atto. «Il momento che stiamo attraversando - evidenzia Ciampi - è sotto gli occhi di tutti. Ci vorrebbe una grande attenzione nei confronti delle fasce deboli, delle famiglie in difficoltà, ma temo che un governo di destra, per cultura, sia poco incline a mettere in campo politiche economiche espansive, fatte di misure specifiche per aiutare queste categorie».

Venendo alla questione delle reti idriche, l'esponente pentastellato è netto: «Certamente il Pnrr può essere una risposta. È fondamentale, infatti, trovare finanziamenti per risolvere il gravissimo problema della dispersione idrica nella nostra provincia». Quindi, i Tribunali: «Va studiata una soluzione, ma l'idea di aprire una nuova sede, magari nell'Ufita, è, a mio avviso, percorribile». 

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