Ariano Irpino, è scontro
sulla discarica di Difesa Grande

Ariano Irpino, è scontro sulla discarica di Difesa Grande
di Vincenzo Grasso
Mercoledì 8 Maggio 2019, 12:00
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La discarica di Difesa Grande, chiusa ufficialmente il 7 luglio del 2007, irrompe nella campagna elettorale, animando il confronto fra i partiti. Inevitabili le polemiche. A farla ritornare alla ribalta contribuisce, la conferenza dei servizi indetta per domani, 9 maggio, alle ore 10.30, presso la sede di Avellino dell'Ufficio Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti della Regione Campania.

All'esame dei partecipanti (Arpac, Amministrazione provinciale, Comune di Ariano Irpino, Asl di Avellino, Ufficio Bonifiche della Regione, Genio Civile, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Avellino e Salerno, Autorità di Bacino, Comunità Montana dell'Ufita, Asi, Ato Alto Calore e Ato Rifiuti, Vigili del Fuoco, Forestale e Asi-Dev) arriva l'approvazione del «Progetto definitivo di chiusura della discarica Rsu con stabilizzazione del movimento di versante della discarica comunale».
 
In effetti, non è la prima volta che la conferenza dei servizi si riunisce. Il progetto è stato già esaminato, partendo dal presupposto che il sito non sia inquinato. Ma in questa occasione, dopo ulteriori monitoraggi e analisi eseguite nelle settimane scorse a monte e a valle dell'impianto dall'Arpac, anche a seguito dell'intervento dell'onorevole Generoso Maraia, si dovrebbe arrivare alla parola fine.

Sarà proprio così? Sta di fatto che il Movimento Cinque Stelle, questa sera, alla vigilia della conferenza dei servizi, ha organizzato un dibattito su Difesa Grande. Per ribadire, come sostiene il parlamentare pentastellato, che la discarica deve considerarsi sito inquinato, come confermerebbero alcune recenti analisi nei pozzi situati a monte? Insomma, l'onorevole Maraia potrebbe annunciare qualche novità di rilievo. Per il candidato sindaco, Domenico Gambacorta, il percorso successivo alla chiusura della discarica di Difesa Grande è tracciato da tempo. «Tocca all'Asi-Dev - sostiene - il compito di gestire il post mortem, sia che si decida per la messa in sicurezza o per la bonifica dell'impianto. L'Arpac si presenterà al tavolo della conferenza con ulteriori analisi. Dobbiamo essere tutti tranquilli sulle cose da fare. Non è mai mancata la nostra vigilanza su questa delicata materia. L'Asi-Dev, d'altra parte, non ha mai messo in dubbio l'impegno ad intervenire con risorse proprie».

Anche il candidato sindaco del Centrosinistra, Enrico Franza, ritiene che la discarica vada messa in sicurezza o bonificata, partendo, però, dai risultati di analisi rigorose portate avanti dall'Arpac. «Certo - ribatte - se come sembra, ci sono problemi di inquinamento da affrontare all'esterno della discarica, dovrà essere il Comune di Ariano Irpino a farsene carico al più presto. Questa pratica va chiusa subito». «Mi meraviglia - precisa, invece, il candidato sindaco della Lega, Generoso Cusano - che si parla ancora di bonifica della discarica. Questa pratica andava gestita meglio e subito dopo la chiusura dello sversatoio. Basta con le attuali lungaggini». Di sceneggiata politica parla, infine, il candidato sindaco di «ArianoVa», Anselmo La Manna.

«L'onorevole Generoso Maraia - sostiene- immagina di poter strumentalizzare una vicenda di cui ignora la storia. Solo io, che ho subito processi penali per tutelare l'ambiente, sono legittimato a parlare di Difesa Grande. Ebbene, se l'onorevole Maraia, nella sua veste istituzionale, ha elementi nuovi e sconosciuti, li faccia conoscere anche a noi. Io ritengo che lo Stato con i suoi organi di controllo se stabilisce, come sembra, che si debba andare alla messa in sicurezza dello sversatoio, ci sono le garanzie per evitare di proseguire per le lunghe. Per Maraia conta forse la speranza di continuare a fare speculazione politica su questa materia».
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