Asidep, sciopero al via: stop ai depuratori dell'intera provincia

Trattative fallite, i lavoratori a rischio tornano a protestare

La protesta dei lavoratori Asidep
La protesta dei lavoratori Asidep
di Alessandro Calabrese
Martedì 14 Novembre 2023, 08:59 - Ultimo agg. 09:24
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Vertenza Asidep, da oggi sciopero ad oltranza dei lavoratori e impianti di depurazione industriale fermi in tutta l'Irpinia. È questa la risposta dei 55 dipendenti della partecipata all'annuncio del presidente dell'Asi di Avellino, Pasquale Pisano, sulla pubblicazione del bando di gara per affidare il servizio. L'appalto in oggetto, infatti, manterrebbe al proprio posto solo una ventina di addetti sui 55 attualmente in carico al braccio operativo del Consorzio. Per gli altri 35, dunque, in vista dei licenziamenti fissati al 30 novembre dalla curatela fallimentare, è buio pesto.

E così maestranze e sindacati di categoria tornano sul piede di guerra, dopo la tregua legata alla concertazione per il subentro nella gestione di Irpiniambiente, ripresa con la mediazione del prefetto Paola Spena. Proprio domani, tra l'altro, è fissato un nuovo tavolo a Palazzo di Governo, a cui parteciperà anche l'assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello. Ma la speranza di trovare una soluzione per salvaguardare l'occupazione e mantenere l'asset in mano pubblica è stata fortemente ridimensionata dall'avvio dell'iter per la selezione del nuovo gestore.

Per questo, domani, dalle 10, gli operatori Asidep saranno davanti alla Prefettura per far sentire le proprie ragioni, anticipate da una nota: «Con una lettera di licenziamento in tasca, il mancato pagamento degli stipendi arretrati e le gravi preoccupazioni familiari, non possiamo fare altro che proclamare da domani (oggi) lo sciopero ad oltranza.

Impossibilitati a controllare le varie fasi dei processi depurativi, compreso lo scarico finale, gli impianti, per senso di responsabilità, saranno messi in accumulo. La loro capacità di trattenimento dei reflui va dalle 24 alle 48 ore. Mentre per la distribuzione delle acque potabili non saranno garantiti i dovuti controlli chimico-fisici e batteriologici».

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La rabbia è tanta, soprattutto perché un nuovo piano sembrava fosse a portata di mano. «Nonostante la convocazione della Prefettura per il 15 novembre - continuano i lavoratori Asidep - il presidente Pisano ha pubblicato il bando per l'affidamento dei depuratori, in barba alla disponibilità ricevuta da Irpiniambiente per intraprendere un percorso socialmente condivisibile per la salvaguardia dei 55 dipendenti. Allo stesso vertice dell'Asi era stato chiesto di mettere in stand by la gara, in attesa del tavolo prefettizio con la Regione, la Provincia, con la sua spa in house interessata al subentro, la curatela fallimentare del Cgs e le parti sociali. Ma l'invito è rimasto inascoltato. Evidentemente l'esclusivo obiettivo dell'Asi è la privatizzazione».

Dello stesso avviso i segretari dei sindacati maggiormente impegnati nella trattativa. «Annunciare due giorni prima la pubblicazione del bando - afferma Giuseppe Zaolino della Fismic - è stato un vero sabotaggio della riunione programmata. Un modo per cercare di eliminare sul nascere un subentro di Irpiniambiente all'Asidep nella gestione del servizio. Con l'avvio della procedura Pisano mette in mezzo a una strada una larga fette delle maestranze della partecipata». Sulla stessa lunghezza d'onda il riferimento della UilM, Gaetano Altieri: «Il presidente dell'Asi ha individuato nei licenziamenti la soluzione della problematica, dimostrando tutta la sua incapacità. All'Asidep serve un piano di ristrutturazione con un anno di cassa integrazione per cessazione». Infine, il segretario della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa, che annuncia di aver attivato l'ufficio legale del sindacato per un parere sulla gara: «Secondo noi nel bando non è stato rispettato il contratto nazionale. La verità, in ogni caso, è che non c'è una crisi della depurazione ma del sistema Asi di Avellino che utilizza queste entrate per coprire altre spese».
 

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