L'opposizione attacca Giordano: «Deve dimettersi»

I consiglieri Montuori e Nappi intervengono dopo il rinvio a giudizio del sindaco

Il Municipio di Monteforte Irpino
Il Municipio di Monteforte Irpino
di Giuseppe Guerriero
Martedì 14 Novembre 2023, 00:05 - Ultimo agg. 08:56
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Dimissioni immediate in attesa che la giustizia faccia il suo corso. I consiglieri comunali di minoranza Angelo Montuori e Sergio Nappi auspicano un passo indietro del sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano dopo il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta per l’aggiudicazione dell’ex ristorante O’ Pagliarone. La fascia tricolore dovrà rispondere dei reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e turbativa d’asta.

«Al di là degli aspetti giudiziari che seguiranno il loro corso e sui quali non è lecito formulare anticipazioni riteniamo che la situazione per la quale il sindaco a chiamato a rispondere, sembra essere destinata, però, ad influenzare fortemente l’attività amministrativa dell’ente in relazione alle scelte che i funzionari sono tenuti a compiere quotidianamente», sostiene Montuori. «In attesa, quindi, che il sindaco chiarisca la sua posizione, riteniamo che le sue le dimissioni in questo momento rappresenterebbero il gesto più giusto per sgomberare il campo da qualsiasi condizionamento».

Anche l’ex sindaco Sergio Nappi chiede «le dimissioni del primo cittadino».

Afferma: «Ci attendiamo dal sindaco un passo indietro. Le dimissioni non vogliono rappresentare necessariamente una dichiarazione della colpevolezza rispetto ai fatti contestati, ma - sottolinea Nappi - testimonierebbero un segnale di grande rispetto e di buonsenso nei confronti dell’elettorato».

Resta cauta la consigliera autonoma Rosa De Sapio: «Fin quando non arriverà una sentenza definitiva non potremmo commentare la vicenda del sindaco. Prendiamo atto del passaggio da indagato ad imputato registrato negli ultimi giorni, ma attendiamo l’evoluzione del procedimento giudiziario prima di assumere posizioni».
Il processo per il sindaco Costantino Giordano prenderà il via il prossimo 22 dicembre. Nel frattempo, il corposo intreccio delle vicende amministrative venute al pettine nell’ultimo anno, nei prossimi giorni, dal canto loro, potrebbero indirizzare il futuro dell’esecutivo. Entro fine settimana è attesa la relazione finale della Commissione d’Accesso. Dopo sei mesi di lavoro la triade prefettizia composta da Rosanna Gamerra (capo di gabinetto della Prefettura), Salvatore Carli (dirigente) e Amedeo Consales (comandante del Reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri) fornirà il responso sull’eventuale condizionamento mafioso nell’attività amministrativa e sul conseguente scioglimento del consiglio comunale. Numerosi i documenti consultati durante i centottanta giorni di lavoro.

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«La nomina di questo organismo è scaturita grazie anche all’incessante azione di controllo e denuncia di azioni non in linea con i principi democratici effettuata presso le autorità competenti dal nostro gruppo di opposizione - aggiunge Nappi - in questo momento, purtroppo, non ci attendiamo nulla di buono».
Sullo stesso percorso potrebbero incidere anche le difficoltà finanziarie dell’ente. Il bilancio di previsione del 2023 non è stato ancora approvato, da oltre sei mesi il commissario ad acta Angelo Cucco non riesce a dare un volto al bilancio di previsione del 2022, e sullo sfondo, stando agli ultimi indirizzi del responsabile finanziario Tommaso De Girolamo, il comune sta lavorando per evitare il dissesto finanziario (sarebbero circa 2 i milioni di euro di passività nel solo 2023, con il dato destinato a salire ulteriormente con l’accertamento delle annualità pregresse).
«Si tratta di altre ragioni che dovrebbero portare i consiglieri di maggioranza a chiedere scusa e tornarsene a casa. Invece - dice Nappi - il loro senso di attaccamento alla poltrona li ha visti aumentare le indennità in un periodo difficile per l’ente, e stanno per riservarci un aumento massimale delle aliquote dei tributi comunali. Il paradosso è che si stentano ad individuare gli accertamenti e non le liquidazioni in seno all’attività operata. Non abbiamo compreso quale direzione intende assumere la maggioranza rispetto al delicato percorso finanziario. In caso di mancate delucidazioni chiederemo la convocazione di un consiglio comunale monotematico».

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