La strategia degli avvocati di Festa:
«Valutiamo anche noi di astenerci»

I legali del sindaco pensano di rinunciare anche loro al riesame come fatto dagli avvocati dei Guerriero e di Smiraglia

Il sindaco Gianluca Festa
Il sindaco Gianluca Festa
di Alessandra Montalbetti
Sabato 23 Marzo 2024, 00:05
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«Stiamo valutando se rinunciare al riesame». Il commento arriva dall’avvocato Luigi Petrillo, difensore del primo cittadino, Gianluca Festa, iscritto in due distinti fascicoli d’inchiesta aperti dalla procura di Avellino, uno sugli appalti e uno sulle delibere non pubblicate. L’udienza di riesame per Festa - in relazione all’inchiesta sugli appalti pubblici condizionati ad avviso degli inquirenti - è fissata per il 27 marzo, ma anche questa udienza potrebbe saltare. Il sindaco di Avellino è stato iscritto nel registro degli indagati - insieme ad altre cinque persone - con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta, emissione di false fatture per operazioni inesistenti. Sviluppo delle perquisizioni dello scorso 6 marzo nella sua abitazione, in quella di sua madre, al comune e presso la Del Fes cestistica irpina, la società di basket da lui creata. Al sindaco, gli inquirenti contestano la costante ingerenza nell’esercizio delle funzioni pubbliche esercitate da dirigenti e dai funzionari del comune di Avellino e la loro accondiscendenza. Infatti dalle indagini è emerso che alla stessa azienda, in dispregio del principio di rotazione, sarebbero stati assegnati due appalti consecutivamente, su indicazione del primo cittadino. Ma non solo. Dalla disamina della contabilità, inoltre sono spuntate anche due fatture del valore totale di 15mila euro emesse dalla Del-Fes – entrambe di 7mila e 500 euro – e inviate alla ditta aggiudicataria dell’appalto, in prossimità degli affidamenti stessi. Giro di denaro che gli inquirenti stanno approfondendo. In particolare è emerso che i lavori per un importo di circa 150mila euro assegnati, per un lotto e di 110mila per un altro lotto, assegnati sempre alla stessa ditta, con affidamenti diretti. Gli affidamenti degli appalti pubblici vengono effettuati dall’ex dirigente comunale l’8 e l’11 settembre del 2023. Affidamenti alla stessa falegnameria per i quali è la stessa dirigente comunale dimissionaria ad esprimere le sue perplessità sulla procedura seguita ad una funzionaria comunale. Perplessità relative al mancato rispetto del principio di rotazione.

Tuttavia la funzionaria comunale - dopo uno scambio di opinioni con l’ex dirigente Smiraglia - ammette di aver trovato una soluzione e di averli affidati all’operatore economico indicato dal sindaco Gianluca Festa. Precisamente i lavori vengono divisi in due lotti – così come emerge dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti – uno dei quali al di sotto dei 40mila. Circostanza che gli inquirenti accertano anche dalla visione del quadro tecnico economico allegato ad entrambe le determinazioni del lotto 1 e lotto 2 dei lavori. La funzionaria ammette di averli suddivisi quando la dirigente era assente. Quest’ultima, intercettata nella sua stanza degli uffici comunali, chiede di sapere cosa è stato assegnato alla ditta indicata dal sindaco Gianluca Festa. La funzionaria chiarisce di aver assegnato il lotto 2, precisando anche di non aver avuto il tempo necessario per fare i controlli dei requisiti e dunque ha deciso di procedere facendo uno stralcio dei lavori, in modo tale da portarli al di sotto della soglia dei 40mila euro, così da non dover procedere alle verifiche. Dando così all’operatore economico indicato dal sindaco solo una quota parte.

Dagli atti, inoltre, emerge come l’ex dirigente Smiraglia si adoperi per aggirare l’ostacolo facendo rientrare l’affidamento dell’appalto tra quelli cosiddetti “eccezionali”, decidendo di giustificare la reiterazione dell’affidamento alla stessa ditta in quanto non vi erano altre alternative, tenuto conto anche che la ditta in questione aveva accuratamente eseguito il precedente contratto.