Avellino, autobus inquinanti:
De Sio bacchetta Priolo

Avellino, autobus inquinanti: De Sio bacchetta Priolo
di Antonello Plati
Domenica 10 Marzo 2019, 13:00
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«I bus Euro zero non circolano più dal 31 dicembre 2018: lo impone la legge. Dunque, chi sostiene il contrario è male informato e commette un errore madornale». È scontro a distanza tra l'amministratore unico dell'Air, Alberto De Sio, e il commissario prefettizio, Giuseppe Priolo, che l'altro giorno, intervenendo a un dibattito presso il Circolo della stampa, ha accusato l'azienda di trasporto pubblico di utilizzare «mezzi altamente inquinanti». Condizione, secondo il commissario, che avrebbe determinato una falla nell'ordinanza emessa dal Comune per limitare le emissioni di polveri sottili nell'aria.
 
«È una falsità», replica il manager. «In strada ci sono solo bus con standard da Euro 1 a Euro 6: se così non fosse la motorizzazione non avrebbe potuto revisionarli. Inoltre osserva De Sio è assurdo muovere accuse nei confronti del trasporto pubblico, in quanto se davvero si vuole combattere l'inquinamento atmosferico bisognerebbe fare di tutto per incentivarlo. Basti pensare che per ogni bus ci sono 20 auto in meno: se i cittadini fossero più abituati a usare i nostri mezzi tanti problemi sarebbero risolti in fretta. E non ci sarebbe bisogno di nessuna limitazione al traffico veicolare». Come quella in vigore fino alla fine del mese con il centro urbano off limits alle auto e alle moto obsolete (diesel Euro 0, 1, 2 e 3 e Benzina Euro 0, 1 e 2) tutti i giorni dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 20. Mercoledì ci sarà il faccia a faccia a Piazza del Popolo, che calendarizzato in precedenza diventa adesso l'occasione per spegnere la polemica. Intanto, però, De Sio getta benzina sul fuoco: «Qualcuno avrà fornito informazioni sbagliate al commissario, altrimenti non avrebbe detto certe cose: chiarirò ogni dubbio». E non solo: «Come previsto faremo anche il punto sull'autostazione e chiederò lumi sui filobus della metropolitana leggera che sono parcheggiati nel nostro deposito di Torrette di Mercogliano».

Stando alle anticipazioni ci sarà davvero tanto da discutere e non sarà affatto facile sciogliere i nodi, che tra l'altro incidono tutti sulla questione ambientale. Sul terminal di via Pini le parti si aggiornano per la seconda volta in meno di una settimana: lunedì scorso, infatti, negli uffici del settore Lavori pubblici De Sio ha sollecitato i tecnici di Palazzo di città su alcuni aspetti che starebbero rallentando la pubblicazione del bando per l'affidamento dei lavori utili al completamento. L'Azienda di Pianodardine sarebbe ora in attesa del via libera dell'amministrazione comunale prima di mettere nero su bianco. «È tutto pronto», assicura De Sio. «La pubblicazione - prosegue - arriverà entro la metà di questo mese». E allora, dovrebbe essere davvero la volta buona per portare a termine l'imponente struttura che dopo quasi 30 anni potrà finalmente ospitare i bus che stazionano tra Piazza Kennedy e Campetto Santa Rita. Un trasferimento tanto atteso quanto auspicato con residenti e ambientalisti in prima linea proprio per mettere un freno allo smog i cui livelli sono schizzati alle stelle. Più intricata la vicenda della metropolitana leggera costellata da troppe incognite. Mercoledì scorso il dirigente ai Lavori pubblici, Luigi Cicalese, ha formalizzato un doppio avvicendamento per provare a chiudere l'intervento. L'architetto Anna Freda e il funzionario Diego Mauriello, interverranno nei ruoli di responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori, rispettivamente, al posto di Giovanni Valentino e Daniele Ercolino, entrambi in pensione. L'opera, coi pali della discordia ben visibili sui marciapiede e l'impianto di elettrificazione predisposto, è stata realizzata per oltre il 95 per cento. Ciò che non è stato ancora stabilita è la modalità di gestione: l'Air sarebbe pure disponibile, ma prima di parlarne batterà cassa per la sosta degli 11 filobus che dal 2014 occupano i garage di Torrette di Mercogliano.
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