Avellino, Cipriano sulle barricate:
«Il vero centrosinistra siamo noi»

Avellino, Cipriano sulle barricate: «Il vero centrosinistra siamo noi»
di Flavio Coppola
Mercoledì 28 Agosto 2019, 12:00
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Il centrosinistra serra i ranghi e si ritrova intorno a Luca Cipriano. Ieri sera, nel corso del primo faccia a faccia dopo la debacle alle ultime elezioni amministrative, le forze politiche che avevano sostenuto l'attuale capogruppo dell'opposizione si sono incontrate a casa del consigliere regionale dell'area popolare, Maurizio Petracca.

Nel corso del rendez vous, hanno rilanciato la sfida politica ed amministrativa dell'asse Pd-«MaiPiù»-«App»-«Laboratorio Avellino», convergendo su punti programmatici stringenti inerenti la gestione di Piazza del Popolo e degli enti di servizio, a cominciare dall'Alto Calore.
 
Non è mancata nemmeno una risposta piccata alle parole con cui il sindaco Festa ha commentato la lettera aperta di Cipriano, sulla necessità di sotterrare l'ascia di guerra e collaborare per portare Piazza del Popolo fuori dalle secche del pre-dissesto. Presenti al confronto, oltre al padrone di casa, Petracca, ed a Cipriano, il numero uno di «Avellino Più», Francesco Iandolo, i consiglieri de Pd, Ettore Iacovacci e Francesco Russo, il presidente provinciale dei democrat, Roberta Santaniello, i due esponenti di «Laboratorio Avellino», Nicola Giordano e Carmine Montanile, e diversi candidati della coalizione. In collegamento telefonico, anche la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D'Amelio, e l'ex senatore Enzo De Luca. Plastica, invece, l'assenza degli altri gruppi di opposizione, e dei rispettivi capogruppo, Dino Preziosi per «La Svolta», Amalio Santoro per «SiPuò» e Ferdinando Picariello e Luigi Urciuoli, per il Movimento Cinque Stelle.

Al termine del summit, è Luca Cipriano a tirare i fili del ragionamento. «Dal punto di vista programmatico, le liste della mia coalizione hanno ribadito i valori prioritari della nostra azione politica. Difesa della gestione pubblica dell'Alto Calore, contrasto all'esternalizzazione spinta dei servizi comunali annunciata dal sindaco Festa, eccessiva nebulosità della strategia di recupero dell'evasione alla base del pre-dissesto». In merito, il centrosinistra di Cipriano è pronto ad un'azione clamorosa: «Valutiamo la possibilità di impugnare la delibera di approvazione del piano di riequilibrio e quella sugli assestamenti di Bilancio perché portate in aula senza essere passate per le commissioni». Cipriano cita lo Statuto: «Chiederemo un parere al segretario generale, perché prevede che il passaggio nelle commissioni, il cui parere non è vincolante, sia comunque obbligatorio». Ma le commissioni non si sono nemmeno create a causa dello scontro senza esclusione di colpi con il blocco dei 20 festiani.

La seconda parte, quella programmatica, della piattaforma condivisa dal centrosinistra di Cipriano, allora, verte proprio su questo. «Vogliamo assolutamente sbloccare l'impasse. dice il numero uno di «MaiPiù» - Quindi, fermo restando che per noi il criterio della proporzionalità nella ripartizione dei posti è la stella polare, siamo pronti a proporre una soluzione». In pratica, si accetterà la possibilità di conteggiare il consigliere Urciuoli tra le minoranze, andando incontro alla maggioranza di Festa. Venerdì l'attesa conferenza dei capigruppo.

A proposito del sindaco, Cipriano torna polemicamente sulla risposta che aveva offerto alla sua lettera aperta: «In molti hanno stigmatizzato le sue parole. Sembra che derida il mio appello, opponendo i muscoli dei suoi numeri». La sensazione, insomma, è che il fronte si sia rinsaldato anche contro il sindaco e la sua maggioranza. Cipriano, sul punto politico, rivendica: «Il centrosinistra è quello che si è riunito intorno alla mia candidatura, con il Pd, le forze centriste rappresentate da Petracca e le mie civiche. Il commissario Cennamo chiosa ci aveva chiesto un'unità sui temi. Noi l'abbiamo raggiunta». Posizione pressoché simile per il capogruppo del Pd, Ettore Iacovacci: «Siamo noi il vero centrosinistra ad Avellino». rivendica - In aula - la risposta sembra indirizzata agli esponenti assenti della minoranza - facciamo una strenua opposizione. Ma siamo disponibili a dialogare con tutti. Quanto all'amministrazione, vogliamo risolvere il problema delle commissioni ma anche vederci chiaro sulle delibere del pre-dissesto e degli assestamenti».
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