Avellino, la notte brava di Festa
l'imbarazzo di Spena e Sibilia

Avellino, la notte brava di Festa l'imbarazzo di Spena e Sibilia
di Gianni Colucci
Lunedì 1 Giugno 2020, 08:41
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L'INCONTRO
Gianni Colucci
Lo hanno incontrato a Montevergine ad una cerimonia religiosa. E hanno mantenuto, probabilmente con difficoltà, l'aplomb istituzionale. Poi sono sbottati. «Ma come, sindaco, ci eravamo visti giovedì da me e ci eravamo detti che ci voleva collaborazione, che avrebbe messo a disposizione i suoi uomini per controllare il distanziamento sociale...», gli sguardi severi del prefetto Paola Spena non hanno dissimulato il disappunto sul volto coperto dalla mascherina.
«Ma credo che sia necessario effettuare tutte le verifiche del caso e se ci sono provvedimenti da prendere che vengano presi», dice il sottosegretario al ministero dell'Interno Carlo Sibilia.
Sibilia e Spena hanno incontrato a Montevergine, ai piedi di Mamma Schiavona, il sindaco Festa. E l'incontro apparentemente cordiale, nascondeva un non detto che andava dall'imbarazzo istituzionale alla cordialità di circostanza.
C'era da trovare la quadra e i due rappresentanti di Governo hanno preferito la strada dei fatti. «Vediamo cosa dicono le forze dell'ordine, poi saranno loro a riferire», dice Sibilia. Sulla vicenda è la Digos guidata dal vice questore Francesco Cutolo che sta lavorando.
Da cittadino di Avellino il sottosegretario Sibilia non nasconde l'imbarazzo. «Mi auguro che si possa chiarire rapidamente, se ci sono delle violazioni è grave, anche perchè le cose stavano andando bene, c'erano risultati nell'attività di contenimento. La gente ha risposto».
E anche il prefetto preferisce attendere gli esiti delle attività delle forze dell'ordine, anche se ha pronta una lettera con cui chiederà conto della serata di follia. Ma anche ribadirà i punti fermi del ruolo istituzionale da sindaco. «Una lettera che non sarebbe né la prima né la seconda che mando al sindaco. Siamo in una situazione di normale attività di verifica di quanto accaduto sabato notte. Episodi che hanno visto tutti, che hanno registrato le telecamere e gli uomini delle forze dell'ordine di servizio».
La Spena che appare sconcertata: «C'era il sindaco in strada l'altra sera. A cui ho chiesto di vigilare perché si osservasse il distanziamento sociale e il divieto di assembramento».
Spena da qualche mese ad Avellino, tuttavia conosce Festa: «La sua foga caratteriale lo ha tratto in inganno. Ha agito inconsapevolmente rispetto ai danni che avrebbe potuto provocare la sua presenza in una situazione simile». E anche sulla versione del primo cittadino dice di aver dato una mano per evitare assembramenti, n resta inflessibile: «Io dico che bisogna controllare quel che è accaduto, sanzionare chi non rispettava i divieti di assembramento e distanziamento che sono codificati in un decreto del presidente del Consiglio e l'obbligo di indossare mascherina che è indicato in un'ordinanza del presidente della Regione».
E annuncia sanzioni «Per tutti coloro che riusciremo a identificare. Anche per il sindaco. È quello che è maggiormente visibile nelle immagini quindi sarà evidentemente più facile verificare quanto sia accaduto sabato notte».
Sanzioni amministrative, dunque: «Quanto sarà disposto dall'autorità amministrativa e da quella giudiziaria non posso saperlo, possono esserci sanzioni pecuniarie eventualmente, ma certi comportamenti causano pregiudizi anche in campo sanitario quindi potrebbero esserci profili di diversa gravità da verificare». Il prefetto ha chiesto un rapporto. Spena avrà elementi dall'attività delle forze dell'ordine, che le forze dell'ordine decideranno se inviare in Procura». Mentre Sibilia fa anche riferimento al lato politico dell'intera vicenda. «Ci sono dei riverberi istituzionali e il consiglio comunale sarà chiamato a dire la sua, sopratutto sul versante della minoranza che ha tutti gli strumenti di analisi e di giudizio politico che probabilmente metterà in campo nelle prossime ore. Un dibattito, non lo escludo e credo che sia normale che ci sia».
Il sottosegretario all'Interno non si spinge sul territorio del giudizio politico, sull'ipotesi dimissioni che è stata avanzata dal centro destra (ma in realtà anche dal sindaco di Salerno chiamato in causa per i cori di tenore campanilistico e di impronta calcistica).
In serata poi arriva anche la replica indiretta di De Luca a Festa, diffusa asetticamente tramite l'Unità di Crisi Covid della Regione, visto che sostanzialmente si parla di assembramenti con potenziale rischio sanitario: «L'Unità di Crisi della Regione Campania ha scritto al Prefetto di Avellino esprimendo viva preoccupazione per quanto si è verificato la scorsa notte nel pieno centro del capoluogo irpino dove, con documentazione di video e foto, si sono registrati assembramenti in palese contrasto con le Ordinanze regionali e le norme nazionali in vigore, con grave rischio sanitario. L'Unità di Crisi ha chiesto alla Prefettura di mettere in campo tutte le azioni sanzionatorie e di contrasto al possibile ripetersi di tali gravi eventi».
La brutta pagina dell'altra notte non si chiude qui.
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