Alla notizia del decesso di Franca, moglie di Tonino Melchionda, lo sconcerto si ingigantisce e crea un frullato di meraviglia, impotenza e smarrimento. Storie simili, di coppie che si sono salvate o sono scomparse insieme per il Covid, le abbiamo lette sue giornali. Ne siamo rimasti sempre attoniti e lo siamo di più, ora, perché il dolore travolge noi amici. Cosa dire alla famiglia? Cosa a quei nipotini che non potranno colmare, mai, quel vuoto lasciato, all'improvviso, da entrambi i nonni? Forse Tonino si sentiva solo, ha chiesto al Signore di ricongiungerla a sé!?
Franca aveva eccellenti doti e tecniche pittoriche, sapeva cogliere e suscitare le emozioni degli adolescenti, la sua sensibilità era evidente nel tratto della matita, le capacità di gestione familiare erano già state dimostrate.
La famiglia si avviava verso una normalità tranquilla. Si poteva contare su qualche aiutino, ma la certezza la dava Tonino, tutto fare, anche in cucina, flessibile e giocherellone con il bambino. Dopo Tonino la moglie. Il pensiero non può non insistere con affetto su figli e nipotini, di cui una di sei mesi. Un colpo terribile. Resterà loro la magra consolazione di sapere che li hanno fatti felici in vita. D'altra parte, l'uno senza l'altra, non erano immaginabili. Ora, insieme, mano nella mano, stanno percorrendo uno di quei sentieri ombreggiati e freschi bordato di fiori, come se ne vedono nei quadri dipinti da Franca. Entrambi potranno amare i fulgidi colori della terra, oggi anche quelli del cielo, in uno scoppio di gioia (cfr. www.francaspagnuolo.it).