Avellino, mossa Confcommercio:
«Targhe alterne per ridurre lo smog»

Avellino, mossa Confcommercio: «Targhe alterne per ridurre lo smog»
di Flavio Coppola
Venerdì 15 Marzo 2019, 12:00
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Circolazione a targhe alterne e aree di interscambio per la sosta gratuita alle porte della città. Confcommercio consegna la sua proposta nelle mani del commissario di Piazza del Popolo, Giuseppe Priolo. Ridurre lo smog senza tartassare gli esercenti. Per il coordinatore cittadino dell' associazione dei commercianti, Giulio De Angelis, non ci sono dubbi: «Avellino non è pronta per tenere bloccata la circolazione in un'area pedonale tanto vasta. Le targhe alterne rappresentano la soluzione più efficace. Non solo perché le automobili non sono le uniche responsabili dell'inquinamento dell'aria ricorda - ma anche perché la città non è educata ad un trasporto pubblico che comunque è carente. Anche volendo - ricorda - non ci sono i parcheggi». Per questo, recependo la sollecitazione del commissario Priolo, che ha chiesto suggerimenti, purchè supportati da valide argomentazioni tecniche, il coordinatore di Confcommercio ha fatto sentire la voce dei negozianti: «Siamo certi che il commissario recepirà almeno in parte le nostre proposte. Nello specifico, il sistema delle targhe alterne genera anche meno confusione nei cittadini, e non penalizza inutilmente le fasce più deboli».
 
Pur apprezzando gli sforzi di Priolo, De Angelis ricorda «la preoccupazione espressa dall'intera categoria». «Bisogna alleggerire una situazione che vede il commercio in una vera e propria palude». - ricorda Il tutto, anche tenendo conto del fatto che andiamo verso un clima mite e che comunque bisogna trovare una soluzione agli sforamenti che ancora si stanno verificando». Di qui, ecco un vero e proprio piano per sostenere la disincentivazione dell'utilizzo delle automobili nel centro della città. A partire dall'individuazione di aree di interscambio alle porte del salotto buono. Nulla che debba essere inventato: «In altre realtà evidenzia il referente di Confcommerco i centri in cui la circolazione automobilistica è ridotta sono sup-portati da aree di parcheggio gratuito. Per Avellino, ci riferiamo ad esempio ai parcheggi di campetto Santa Rita, di via Piave, di Piazza Macello». Un sistema, quello proposto da De Angelis, che contempla l'individuazione di grandi aree di sosta gratuita, da est a ovest, dove lasciare l'auto in tranquillità per servirsi dei mezzi. Invece i parcheggi citati sono tutti delimitati dalle strisce blu: «Questo sistema sottolinea penalizza fortemente chi deve trattenersi al centro per lunghe ore, magari perché lavora, o vi accede per poter realizzare uno shopping più prolungato. Va bene solo per la sosta veloce». Il piano invocato, quindi, dovrebbe integrarsi armonicamente con i trasporti pubblici. Ma, per De Angelis, qui siamo davvero all'anno zero: «Facendo un giro per la città, nei pressi delle fermate dei bus sottolinea - ci si accorge che non c'è nemmeno un cartello con l'indicazione dei mezzi e degli orari. Allora mi chiedo: allo stato attuale, come si può immaginare che un cittadino prenda un bus senza conoscere nemmeno gli orari?». L'affondo sembra indirizzato all'Air: «Mi sembra che, nell'attesa di conoscere gli esiti della gara par il trasporto pubblico, stia lasciando molte cose in una situazione di impasse. Ma questa condizione attacca si sta riverberando negativamente sul commercio». Attivando tutte queste leve, secondo Confcommercio, la città potrebbe allora rispondere all'esigenza di contrastare l'esplosione delle polveri sottili e adeguarsi agli standard delle altre realtà. Per rianimare un comparto che da anni versa in condizioni sempre più critiche, però, Avellino dovrebbe anche e soprattutto aprirsi all'esterno: «Il punto è che il capoluogo manca sempre degli stessi numeri. Da una parte, i servizi pubblici e le relative funzioni si stanno riducendo; dall'altra, non siamo in grado di attrarre quei flussi indispensabili per ripartire».
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