Un museo del vino nel castello di Taurasi

Presentato un disegno di legge in Parlamento per l'istitituzione del polo culturale

Un museo del vino nel castello di Taurasi
di Alberto Nigro
Domenica 21 Aprile 2024, 10:20
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La senatrice di Fratelli d'Italia, Giulia Cosenza, ha presentato un disegno di legge per l'istituzione, all'interno del Castello Marchionale di Taurasi, di un Museo delle tradizioni vitivinicole della regione Campania.
Lo ha fatto proprio nei giorni in cui a Verona andava in scena il Vinitaly e si ampliava il dibattito nazionale sulle opportunità derivanti dalla promozione e dalla valorizzazione del comparto enologico. L'obiettivo, si legge nel testo, «è, in particolare, quello di dare forza alla salvaguardia delle colture storiche e di valorizzare i vini locali attraverso l'istituzione di uno spazio culturale ed esperienziale». Nel dettaglio, si punta a promuovere «i vigneti di pregio e le aziende più significative del territorio; il patrimonio culturale legato alle tradizioni vitivinicole, agli strumenti agricoli e al loro utilizzo; le colture tipiche locali e la loro storia; le diverse fasi del ciclo produttivo del vino e le pratiche autoctone legate alle tutela del paesaggio».

La ragione per cui tale struttura dovrà sorgere nel territorio comunale di Taurasi è semplice: si tratta del centro più noto per la produzione di Taurasi Docg «tra i vini rossi italiani più pregiati, longevi e antichi». D'altronde, è stato il primo vino del Mezzogiorno d'Italia ad ottenere la denominazione di origine controllata e garantita nel 1993, tant'è che lo scorso anno si sono svolte in giro per la provincia di Avellino diverse iniziative e manifestazioni anche di respiro nazionale per celebrarne i 30 anni.

Ovviamente, evidenzia Cosenza, grazie al coinvolgimento delle migliori aziende del territorio, «ci si prefigge di contribuire al rafforzamento della capacità di attrazione nazionale ed internazionale» della Campania e dell'Irpinia realizzando e promuovendo «programmi e progetti che coinvolgano le imprese della filiera vitivinicola, i borghi campani, le associazioni di promozione sociale, quelle imprenditoriali e dell'artigianato, con effetti positivi per diverse forme di turismo».

In tal senso, nel testo si fa riferimento anche al miglioramento della linea ferroviaria Avellino-Lioni-Rocchetta Sant'Antonio perché «può avere un nuovo significato come infrastruttura a servizio dello sviluppo della cultura e del turismo in Irpinia». Venendo agli aspetti pratici, per raggiungere gli obiettivi fissati il Museo, che sarà gestito da un direttore e posto sotto la vigilanza del Ministero dell'Agricoltura, dovrà promuovere accordi di collaborazione sia con soggetti pubblici che privati, e con aziende vitivinicole.

All'interno del disegno di legge si parla anche dell'istituzione di un premio annuale da conferire ai migliori vigneti della regione denominato «Premio Taurasia dalle Vigne Optime». L'individuazione dei vigneti premiati passerà attraverso le tecniche agronomiche utilizzate dall'azienda, le capacità dell'azienda di tutelare ambiente e paesaggio e di favorire la presenza al suo interno di giovani, in particolare tra le figura tecniche di coltivazione della vita, e di recuperare viti secolari a piede franco. Insomma, la proposta lanciata dalla senatrice Cosenza, anche grazie al dialogo costruttivo venutosi a determinare con l'amministrazione comunale di Taurasi, attraverso l'assessore Stefano Sartorio, mira ad accendere i riflettori, in maniera permanente, sul comparto vitivinicolo della provincia di Avellino, muovendo dalla valorizzazione del suo prodotto a bacca scura più pregiato, il Taurasi. D'altro canto, come si evidenzia nel corpo del testo, «il patrimonio enogastronomico ha contribuito a rafforzare il turismo italiano» anche perché le varietà di prodotti offerti da ogni territorio dello Stivale attira costantemente appassionati da ogni angolo del mondo.

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