Avellino, autobus a via Fariello:
s'infiamma la protesta dei residenti

Avellino, autobus a via Fariello: s'infiamma la protesta dei residenti
di Gianni Colucci
Venerdì 24 Maggio 2019, 12:00
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«Vogliono mettere i bus, anzi li hanno già messi, fuori dal perimetro dell'autostazione. È una violazione degli strumenti urbanistici e del piano comunale del trasporto urbano». I cittadini di via Fariello e aree limitrofe insorgono contro il nuovo stazionamento. «L'area va sequestrata, lo chiederemo al magistrato». Scatta l'esposto denuncia alla Procura da parte di un comitato di cittadini che ritiene illegittima l'ordinanza di trasferimento dei bus a via Fariello. L'esposto indica nel comandante dei vigili urbani, il colonnello Michele Arvonio che l'ha firmato il 5 maggio scorso, colui che ha travalicato le proprie competenze. Infatti, l'esposto indirizzato alla Procura fa riferimento alle prerogative in materia del consiglio comunale. In sostanza servirebbe una delibera di consiglio comunale per modificare i piani del trasporto locale, oltre ad un parere dell'amministrazione provinciale, competente nella materia dei trasporti, prima di spostare un capolinea, anche se piccolo, da una parte all'altra della città. Contestata anche la ratio del provvedimento, che mira evidentemente ad allentare la concentrazione di pm10, le micidiali polveri sottili. Ma, trasferendo lo stazionamento, dicono i residenti, si sposta soltanto la fonte di inquinamento. Anzi la si concentra secondo i residenti, senza incidere sulla limitazione delle emissioni totali di particolato nell'aria.
 
«Incredibile come si disponga un provvedimento con tale leggerezza, senza tener conto della connessione tra presenza di grossi mezzi di linea e circolazione pedonale che è naturalmente ad essi collegata. Incredibile che, mentre è in fase di ultimazione una struttura destinata ad accogliere i mezzi, si definisca in uno spazio provvisoriamente. Tuttavia l'utilizzo di una porzione limitata di territorio che, a fronte dell'area che si trova tra piazza Kennedy è campetto Santa Rita, attuale sede dei capolinea cittadini, è di quattro cinque volte più piccola».

Secondo i cittadini residenti nella zona, il provvedimento sarebbe illegittimo, in quanto modificherebbe il piano generale dei trasporti urbani del comune di Avellino approvato nel 2000 e quindi richiederebbe un passaggio in consiglio comunale. Il dirigente del settore, in sostanza, non può incidere in maniera tanto rilevante su uno strumento urbanistico, che è stato approvato dal consiglio comunale, fino a stravolgerlo. L'ordinanza non ha pareri tecnici, non ha un iter certo di confronto con l'amministrazione provinciale che ha competenza specifica sul trasporto locale extraurbano (e sono linee che vanno in provincia quelle trasferite a via Fariello).

I rilievi riguardano anche l'attività svolta da Arvonio in quanto competente per i sensi unici e la disciplina della sosta, come dice il codice della strada, ma non investito dell'autorità di sostituirsi ad un piano di settore che viene per definizione approvato dal consiglio comunale. Ciò appare un superamento delle sue competenze. Proprio il piano dei trasporti pubblici è infatti allegato al Puc e richiede una specifica valutazione.

Ma cosa dice l'ordinanza di Arvonio? Dispone che l'area circostante all'autostazione divenga capolinea dei bus che operano in direzione di alcuni comunioni della provincia. In particolare per l'Alta Irpinia (Senerchia, Sant'Angelo dei Lombardi), per la Valle Caudina (Montesarchio, Rotondi), ma anche per l'immediato hinterland (Montefredane e Grottolella).

Via Fariello con l'ordinanza viene interdetta al traffico con l'istituzione di un'area di sosta a pagamento su via Pini, che è definita strada senza uscita. Infine sono istituite nuove fermate in corrispondenza della città ospedaliera, e su via Morelli e SIlvati. E anche in questo caso i residenti ritengono che via Cavour, via Colombo e via Moccia risentirebbero della mole di traffico che andrà a riversarsi in zona, mentre per gli autisti gli spazi limitati creerebbero non pochi disagi nelle manovre..

In sostanza, l'ordinanza va a modificare una serie di tratte di trasporto urbano con l'introduzione di percorsi e fermate diversi da quelle stabilite dal Piano di settore approvato dal consiglio comunale 19 anni fa».
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