Scommesse illegali con bookmaker stranieri eludendo i controlli delle autorità preposte, bypassando i Monopoli. Tre denunce e due agenzie del capoluogo finite del mirino. Il volume di giocate on-line non consentite in un periodo di quaranta giorni è stato di circa quindicimila euro. Sono scattati anche sequestri.
Il tutto è stato scoperto grazie a un'attività di intelligence condotta sul territorio irpino e, in modo particolare, in città. A eseguire il monitoraggio, anche con l'ausilio delle nuove tecnologie, sono stati l'Ufficio Antifrode e Controlli della Direzione Territoriale delle Dogane (Dt V) di Campania e Calabria, i funzionari dello stesso Ufficio e dell'Ufficio dei Monopoli, insieme all'Arma dei Carabinieri. Sono stati effettuati accessi simultanei presso più punti degli esercizi segnalati.
Un accertamento concentrico per incastrare chi stava eludendo le regole imposte per il settore. Tali operazioni sono state svolte, in particolare, con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di Avellino.
I titolari degli esercizi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Avellino per il reato legato alla raccolta abusiva di scommesse sportive.
Si tratta di tre persone: due di loro soci di un'agenzia e il terzo proprietario dell'altra finita nella rete durante l'operazione congiunta. I due centri non sono stati chiusi, ma le postazioni dalle quali sono partite le scommesse on-line non consentite sono state poste sotto sequestro. Così come la parte di attrezzatura tecnologica che è servita da supporto per le giocate. Gli approfondimenti andranno avanti ancora. E non si esclude che possano arrivare ulteriori sviluppi. L'azione di intelligence dell'Ufficio Antifrode e Controlli della Direzione Territoriale delle Dogane e dei Monopoli Campania e Calabria, in collaborazione con le forze dell'ordine, è partita da circa due mesi sull'intero territorio regionale. Nel caso specifico dell'Irpinia si è avvalsa del supporto dei Carabinieri del Norm-Sezione Radiomobile e della Stazione di Avellino. Un'identica operazione è stata condotta a Napoli, nel quartiere Secondigliano, sempre dagli stessi uffici con la Guardia di Finanza. Le indagini hanno permesso di risalire a un bardove si effettuavano le scommesse illegali. In questo caso il business è stato di circa seimila euro.
Ad Avellino, dunque, sono stati posti i sigilli anche alle apparecchiature telematiche usate per effettuare le giocate su internet.