Controlli soft nelle strade di Avellino,
la protesta silenziosa dei vigili non vaccinati

Controlli soft nelle strade di Avellino, la protesta silenziosa dei vigili non vaccinati
di Flavio Coppola
Domenica 14 Marzo 2021, 11:34 - Ultimo agg. 15 Marzo, 20:42
4 Minuti di Lettura

Sulle piazze vuote della città off limits va in scena la protesta silenziosa dei vigili urbani. Di mattina, il vento tira giù il nastro bianco e rosso, che viene poi sistemato nel pomeriggio. Ma il malcontento dei caschi bianchi, per la mancata vaccinazione contro il Covid, allenta i controlli sulle poche persone che attraverso il cuore transennato di Avellino.

Poi, nel tardo pomeriggio, molti giorni dopo le segnalazioni che i sindacati interni a Piazza del Popolo avevano inoltrato anche all'amministrazione Festa, e all'indomani di un'ulteriore richiesta di esplicita intervento del prefetto, arriva, in una singolare coincidenza temporale, la chiamata dall'Asl: i vigili urbani del capoluogo si vaccineranno proprio oggi.

Ma in ogni caso ieri, all'indomani dell'ordinanza sindacale che recependo il dispositivo regionale chiude tutti i possibili luoghi pubblici di assembramento, comprese ville e parchi, la presenza dei caschi bianchi in presidio fisso è risultata assai blanda. Tanto di mattina quanto nel pomeriggio, i pur pochi vigili in forza al Comando di via Tedesco fanno la ronda con l'auto. Secondo le stime, ciascuno ferma in media almeno 10 vetture. Ma come testimoniano pure dai bar e dai chioschi che resistono nelle piazze delimitate di vigili a piedi non se ne vedono. Nemmeno a Corso Vittorio Emanuele ed a via De Conciliis.

Eppure, nonostante la città risponda con grande rigore alla stretta, e le piazze somiglino oggettivamente a lande desolate, qualche assembramento, e molti capannelli, non mancano. In molti, considerata la presenza dei negozi, non rinunciano allo struscio nel salotto buono della città e al classico bivacco per quattro chiacchiere all'aperto. Che però sono vietate. In realtà, la preoccupazione ed il malcontento per la mancata vaccinazione - che trapela con forza anche dal Comando della municipale - a differenza di quanto già avvenuto per gran parte delle altre forze dell'ordine, pesano. Un atteggiamento cauto e guardingo, quello dei vigili, dopo un lungo ed impegnativo anno sempre in prima linea. Anche se incidono certamente, e pesantemente, pure i conclamati problemi di organico della polizia locale, ridotta praticamente all'osso: soli 54 dipendenti, di cui la metà impiegati all'interno degli uffici di via Tedesco, ma anche della Procura e del Tribunale, fino alla Polizia giudiziaria ed agli altri enti. Solo la metà di questi è impiegata in strada. E il sabato c'è un altro fattore limitante. Nel turno di mattina, riposa chi ha lavorato la domenica precedente.

Video

Così le pattuglie si riducono ancora. Cinque quelle che circolano per le strade, in un presidio mobile che non può intercettare gli assembramenti quasi spontanei che pure si creano in strada. Preoccupazioni e mal di pancia serpeggianti, quelli dei vigili, conosciuti anche all'amministrazione comunale, incalzata dalle rappresentanze sindacali unitarie interne al Comune. Poco prima che dall'Asl giungesse il via libera alla vaccinazione, il vice sindaco con delega al Personale, Laura Nargi, che comunque aveva già avuto rassicurazioni dall'Asl, aveva speso parole di solidarietà per i dipendenti in divisa: «Vanno equiparati a tutte le altre forze dell'ordine e comprendo la loro preoccupazione. Il loro malcontento è legittimo, ma ci vuole calma. Abbiamo chiesto un'accelerazione dei tempi per tutti i dipendenti che svolgono servizi con il pubblico, per esempio quelli dell'Anagrafe».

Ora, la fumata bianca da via degli Imbimbo sembra destinata a far rientrare del tutto una protesta silenziosa che secondo indiscrezioni sarebbe potuta deflagrare in via ufficiale nel corso della settimana prossima, con una richiesta di dispensazione dai servizi Covid. Ma i vaccini non risolveranno i gravissimi problemi di organico dei caschi bianchi. Né l'amministrazione potrà - norme alla mano - disporre consistenti innesti. Nargi allora si impegna a fare «tutto il possibile». «La situazione è drammatica ed è un problema che abbiamo ereditato ricorda È un'emorragia vera, ma col nuovo fabbisogno certamente ci saranno innesti, sebbene pro quota con il resto del personale comunale». Mentre la terza ondata di contagi si manifesta anche in città nel pieno del suo vigore, la carenza di vigili rappresenta un'ulteriore grana per la città e per l'amministrazione comunale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA