Avellino, sul sindaco Festa indagine bis: Eurochocolate nel mirino

Ora è accusato anche di omissioni in atti d'ufficio nel filone aperto martedì sera relativo alle delibere mai pubblicate

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa
Il sindaco di Avellino Gianluca Festa
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 14 Marzo 2024, 08:13 - Ultimo agg. 08:21
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Decreto di acquisizione, accompagnato da un avviso di garanzia per il sindaco Gianluca Festa. Il primo cittadino con l'ultimo atto giudiziario notificato dai militari dell'Arma del nucleo investigativo e dalla polizia giudiziaria della procura, risulta indagato in due inchieste.

La notifica nel secondo giorno consecutivo di controlli in Comune da parte dell'Arma. Ora è accusato anche di omissioni in atti d'ufficio nel filone aperto martedì sera - dopo l'ennesimo blitz eseguito in comune - relativo alle delibere mai pubblicate. Dunque il primo cittadino dopo la notifica dell'informativa di reato risulta iscritto in due distinti fascicoli di reato aperti dagli uffici di piazzale De Marsico.

A coordinare le indagini il pubblico ministero Vincenzo Toscano. I fari degli inquirenti sono finiti su una cinquantina di delibere mancanti nell'albo pretorio e relativi agli atti dell'attività svolta dagli uffici comunali nel periodo relativo ad aprile maggio 2023. Gli inquirenti hanno acquisito una serie di atti relativi alla manifestazione Eurochocolate e le delibere per l'affidamento dell'incarico ad Rds per la promozione della manifestazione organizzata i primi di febbraio lungo il Corso Vittorio Emanuele.

Nei prossimi giorni verrà ascoltato dagli inquirenti di Piazzale De Marsico anche il presidente della manifestazione Eugenio Guarducci, come persona informata sui fatti per ricostruire tutto l'iter dei contatti avvenuti tra lui e il sindaco finito sotto inchiesta. Anche su alcuni aspetti relativi ad Eurochocolate e all'affidamento ad Rds i consiglieri di minoranza avevano sollevato il caso. Recuperati carteggi nello studio del sindaco. In particolare il consigliere di minoranza Nicola Giordano ha posto l'attenzione su questa vicenda, chiedendo di sapere i rapporti che hanno regolato un affidamento in particolare, quello da 270mila euro affidato ad Rds per la promozione e concessi a due società collegate finanziariamente tra loro.

Cifra consegnata in due tranche separate. Il filone delle delibere fantasma è stato aperto dopo tante segnalazioni da parte della minoranza a partire dal 9 maggio 2023. A sottoscrivere la prima richiesta inviata all'Ufficio Territoriale di Governo - con la quale si chiedeva di poter venire a conoscenza del numero progressivo, la data di adozione, sulla presenza o meno della clausola di immediata eseguibilità con la relativa idonea motivazione, nonché la data della pubblicazione di ciascuna delibera adottata i consiglieri Luca Cipriano, Nicola Giordano, Marietta Giordano, Ettore Iacovacci, Francesco Iandolo, Franco Russo, Amalio Santoro, Ferdinando Picariello e Costantino Preziosi.

Inizialmente mancavano all'appello circa 170 delibere. Solo dopo tanti solleciti molte delibere sono state pubblicate, ma mancavano all'appello ancora una quarantina. Dunque gli inquirenti si sono focalizzati ancora una volta sulle delibere non pubblicate nell'albo pretorio comunale effettuando acquisizione fino a tarso pomeriggio di ieri. Questione dell'irregolarità nella pubblicazione delle delibere sulla quale anche la prefettura di Avellino era stata interessata dai consiglieri di minoranza dell'assise cittadina, tanto che gli uffici del Palazzo di Governo aveva inviato ben cinque note di sollecito a Piazza del Popolo affinché fossero pubblicate in tempi ragionevoli le delibere adottate per poter non solo rispettare l'obbligo previsto per la pubblicazione, ma anche il principio di trasparenza.

Sul punto il segretario generale aveva risposto alle continue sollecitazioni dei consiglieri di minoranza che erano "tutti atti urgenti ed immediatamente eseguibili". Fino ad arrivare ad un ulteriore richiesta inviata al prefetto di Avellino, Paola Spena dal capogruppo del Pd e dal capogruppo della Svolta, Ettore Iacovacci e Costantino Preziosi. Lettera nella quale si segnalava ancora una volta la mancata pubblicazione delle delibere e si auspicava un suo intervento, in modo da garantire ai cittadini di venire a conoscenza delle delibere adottate dall'amministrazione comunale.

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