Strage del bus in Irpinia, udienza clou con il manager di Autostrade

Giovanni Castellucci era stato assolto in primo grado: la Procura di Avellino ha fatto appello

Il bus precipitato nella scarpata
Il bus precipitato nella scarpata
Giovedì 29 Giugno 2023, 00:05 - Ultimo agg. 30 Giugno, 07:05
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Entra decisamente nel vivo il processo di secondo grado per l’incidente sul viadotto di Avellino, nel quale persero la vita quaranta persone che viaggiavano a bordo di un bus. Era il 28 luglio del 2013, quando il mezzo cadde in una scarpata, dando vita a un’indagine giunta oggi alla valutazione dei giudici della Corte di Appello di Napoli.

Aula 312, oggi udienza clou nella quale sarà affrontata anche la posizione dell’ad di Autostrade Giovanni Castellucci, assolto in primo grado, per il quale la Procura di Avellino ha fatto appello. Oggi tocca al docente e penalista napoletano Alfonso Furgiuele (che difende Castellucci assieme alla collega Paola Severino) replicare alle conclusioni dell’accusa, anche alla luce delle motivazioni dell’assoluzione firmata in primo grado.

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In sintesi, torna il confronto in aula sulla manutenzione del guard rail sul viadotto irpino.

Stando a quanto si legge nella sentenza di assoluzione, la direzione centrale di Autostrade aveva dato precise indicazioni sulla necessità di effettuare interventi di manutenzione, affidandosi alla valutazione degli organi periferici. Diversa la posizione degli inquirenti, che battono su una sorta di responsabilità oggettiva dei vertici dell’azienda. Oggi l’arringa del professor Furgiuele, il prossimo 13 luglio, la parola all’ex ministro Severino.

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