Entra decisamente nel vivo il processo di secondo grado per l’incidente sul viadotto di Avellino, nel quale persero la vita quaranta persone che viaggiavano a bordo di un bus. Era il 28 luglio del 2013, quando il mezzo cadde in una scarpata, dando vita a un’indagine giunta oggi alla valutazione dei giudici della Corte di Appello di Napoli.
Aula 312, oggi udienza clou nella quale sarà affrontata anche la posizione dell’ad di Autostrade Giovanni Castellucci, assolto in primo grado, per il quale la Procura di Avellino ha fatto appello. Oggi tocca al docente e penalista napoletano Alfonso Furgiuele (che difende Castellucci assieme alla collega Paola Severino) replicare alle conclusioni dell’accusa, anche alla luce delle motivazioni dell’assoluzione firmata in primo grado.
In sintesi, torna il confronto in aula sulla manutenzione del guard rail sul viadotto irpino.