Avellino, tribunale pericoloso
diffida degli avvocati

Avellino, tribunale pericoloso diffida degli avvocati
di Alessandra Montalbetti
Martedì 28 Gennaio 2020, 08:44
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Negli uffici giudiziari insistono situazioni di grave antigienicità determinata dalla sigillatura delle finestre, dalla scarsa aereazione e dall'insufficiente riscaldamento. Dalla relazione tecnica del consulente Verderosa emerge che a tutt'oggi il Comune non ha ancora rilasciato il certificato di agibilità, né quello inerente all'accatastamento dell'edificio. L'immobile di Piazzale De Marsico che ospita gli uffici giudiziari, dove si svolgono le udienze civili e penali, versa in uno stato di degrado assoluto dovuto all'assenza di manutenzione programmata tanto da impedire lo svolgimento regolare delle udienze, aule sovraffollate che generano difficoltà oggettive per l'esercizio della professione. Pronte le diffide nei confronti delle autorità interessate, affinché vengano adottate delle iniziative per porre fine allo stato delle cose, proclamato anche lo stato di agitazione della classe forense al fine di vigilare sulla effettività ed idoneità degli interventi denunciati come improcrastinabili.

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Tra questi rientrano anche gli interventi finalizzati all'adeguamento antisismico del palazzo di giustizia.
Stando alla relazione redatta dall'architetto Verderosa, su richiesta del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Avellino, emerge una situazione estremamente critica, tanto che è stato deliberato - il 17 gennaio scorso - di inviare il tutto al Ministero della Giustizia, al Presidente del tribunale di Avellino, al Procuratore della Repubblica, al presidente della Corte di Appello di Napoli, al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli, al Provveditorato Opere Pubbliche della Regione Campania, al sindaco di Avellino diffidando tutte le autorità menzionate affinché adottino ciascuna le iniziative di propria competenza.
I lavori di adeguamento antincendio, già finanziati per 5milioni di euro ma che non sono stati ancora realizzati, prevedono l'inserimento di isolatori a pendolo a doppia superficie di scorrimento, interesseranno prevalentemente il piano interrato dello stabile di Piazzale De Marsico, in quanto gli isolatori saranno posizionati in corrispondenza delle estremità superiori dei pilastri presenti al piano interrato in prossimità dell'intradosso del solaio che si trova tra piano interrato e primo piano.
Successivamente i lavori di adeguamento antisismico interesseranno anche i piani in elevazione, primo, secondo e terzo piano.
In particolare, i piani fuori terra saranno interessati da interventi «in prossimità dei nodi travepilastro, dove si prevede l'esecuzione di interventi di fibro-rinforzamento, previa messa a nudo delle parti strutturali e solidarizzazione con queste ultime mediante utilizzo di prodotti specifici».
Oltre agli interventi antisismici, il palazzo di giustizia di Avellino necessita dell'adeguamento alla normativa antincendio dei piani in elevazione (il Ministero ha stanziato circa 447 mila euro nel 2017). La consegna dei lavori alla ditta appaltatrice è avvenuta il 9 dicembre 2019. Infine è previsto anche il rifacimento completo della copertura (il Ministero ha stanziato 70 mila euro per la progettazione nel 2018) ed un milione per l'appalto. Mentre per quanto riguarda i lavori di adeguamento alla normativa antisismica dello stabile, è stato verificato di recente che il progetto esecutivo è stato consegnato il 5 novembre 2019 al Provveditorato Regionale Opere Pubbliche, con le integrazioni e chiarimenti in precedenza richiesti. Successivamente il progetto dovrà essere sottoposto al parere del cta e solo successivamente potrà essere approvato con decreto dal Provveditore Regionale.
Ma per poter realizzare i lavori previsti bisognerà chiedere al Ministero l'integrazione del finanziamento, in quanto il quadro economico dell'intervento è sensibilmente variato in aumento. Situazione annosa quella della sicurezza del tribunale di Avellino tanto che anche la Camera Penale Irpina, presieduta dall'avvocato Luigi Petrillo ha proclamato dal 13 al 20 febbraio l'astensione dalle udienze per riaccendere i riflettori nuovamente sull'annosa questione sicurezza del palazzo di giustizia.
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