Comico, cabarettista, attore, regista teatrale, Maurizio Battista è un artista completo, che buca lo schermo. La sua personalità versatile gli ha consentito di calcare palcoscenici e set cinematografici, in cui la sua vena ironica, la sua battuta pronta, la sua arguzia hanno divertito, affascinato e ammaliato. Romano, associa la verve alla capacità critica, dando spazio all'improvvisazione, prendendo spunto dai fatti quotidiani.
Stasera, alle 21, sarà al Teatro Carlo Gesualdo, con lo spettacolo Tutti contro tutti 2022, dove dimostra la sua abilità di one man show.
Tutti contro tutti è nato, nella prima versione, durante il lockdown, per ripartire dal teatro ed esorcizzare la solitudine causata dall'isolamento. La performance è ispirata alla quotidianità, fatta di politica, cultura, vicende personali, abitudini, piccole grandi manie. Maurizio Battista racconta ciò che osserva, interagendo con la platea a cui regala brio, spensieratezza, ma anche riflessioni acute sul nostro modo di vivere. «Nelle prime tre serate di quest'anno - spiega il mattatore - abbiamo avuto la partecipazione di 5.800 persone, magari non tutte amanti della comicità. Se l'artista si sente superiore al pubblico, secondo me, ha fallito. Sul palco, parlo di me stesso, di ciò che accade, facendo, di volta in volta, uno show singolare, irripetibile, che parte dalle sollecitazioni degli spettatori, dalla loro partecipazione ed entusiasmo». Così, anche Tutti contro tutti 2022 è all'insegna dell'improvvisazione, per coinvolgere lo spettatore, divertirlo, catturarlo, trasmettendogli anche la rabbia per le lacune della politica. «Con lo spettatore parlo a tu per tu - afferma Battista - Se qualcuno, durante lo performance, se ne va, non mi offendo».
Grande savoir faire, dunque, per la prima volta di Maurizio Battista al Gesualdo, con la sua satira tra vicende personali e riflessioni. «Anche il pubblico di Avellino - precisa - è il mio alter ego. Sono certo che percepirà il mio sudore, la mia voglia di condividere le emozioni. Il talento, se non è accompagnato dall'umanità e dall'umiltà, non serve». L'interazione con la platea porterà anche alla situazione in cui tutti si arrabbiano con tutti.
Il grande successo della nuova edizione dimostra che, dal Nord al Sud, c'è voglia di partecipare e di condividere. «Da Legnano a Canicattì, passando per Avellino - sottolinea Battista - c'è la lingua universale dei sentimenti, con tutta la sua intensità e la voglia di manifestarsi». Lo spettacolo insegna a non prendersi sul serio, imparando anche a ridere dei nostri piccoli difetti. Una bella e sana risata diventa il modo di esorcizzare le proprie paure e le proprie ansie per il futuro. «Il pubblico è il mio amico - chiosa Battista - il mio grande amore, dopo mia figlia. Con gli spettatori mi relaziono, mi racconto e, insieme, affrontiamo anche le nostre fragilità, ridendoci su». In tal modo, l'artista guida la platea alla riscoperta della condivisione, che diventa gioia dello stare insieme, del confrontarsi, del rispettarsi, nonostante la diversità delle opinioni. Una formula vincente, dunque, per rapire il pubblico, proiettandolo in una realtà dove tutto è relativo.