Covid: morto D'Argenio, fotoreporter
che aveva Avellino nel cuore

Covid: morto D'Argenio, fotoreporter che aveva Avellino nel cuore
di Gianluca Galasso
Domenica 27 Dicembre 2020, 12:37 - Ultimo agg. 12:38
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«E adesso sarai tu il nostro angelo. Ciao Massimì, riposa in pace. E' il cartello realizzato dagli infermieri del Moscati mostrato prima alla finestra di uno dei reparti della città ospedaliera e poi comparso davanti alla saracinesca del negozio di fotografia Luce Scritta di via Nappi in città. Qui, con il passare delle ore, sono aumentati i messaggi lasciati con bigliettini, i mazzi di fiori, le dediche per Massimo D'Argenio, il 54enne videomaker e fotografo, ucciso dal Coronavirus dopo oltre un mese di lotta in ospedale. Era stato ricoverato il 16 novembre scorso, proprio nel giorno del suo compleanno. Poi la situazione si è complicata, tanto da essere trasferito il 7 dicembre in Terapia Intensiva. Ma il quadro si è ulteriormente aggravato, fino al tragico epilogo del 24 dicembre scorso.

Un decesso che ha colpito un'intera città. Massimo aveva molti amici. Era davvero amato e apprezzato da tutti, anche per la sua professione per la quale nutriva un amore viscerale. Conosciutissimo nell'ambiente, con il suo modo di essere si faceva volere bene subito. I numerosi messaggi spuntati sui social media ne sono l'ulteriore dimostrazione. La notizia del suo decesso nel giorno della vigilia di Natale ha travolto nuovamente la comunità del capoluogo e quella dell'intera Irpinia, già colpite dalla dipartita del ginecologo Leonardo Nargi e di quella del consigliere comunale e agente della Polstrada, Giuseppe Manfra, sempre a causa del maledetto virus.

Ciao Massimo, vogliamo ricordarti con questo tuo scatto della città che tanto amavi, si legge dal post su Facebook di Parlare Avellinese, che riprende una favolosa foto realizzata con il drone da Massimo D'Argenio.

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Un'immagine che esalta Avellino ripresa con le luci della sera e dell'alto. Profondo cordoglio è stato espresso da tutti gli operatori commerciali del centro storico del capoluogo. Massimo era diventato un punto di riferimento, un vero animatore del cuore della città. E lo scrittore Franco Festa, del Comitato Salviamo la Dogana, sottolinea: No, caro Massimo, non sei andato via. Resta il tuo sguardo, resta la tua luce, per ogni strada del nostro centro storico, in ogni crepa, in ogni pietra della nostra amata Dogana. Ci sei, con noi, ci sei, e ci sarai per sempre. Così in un nota il Sindacato Unitario Giornalisti Campania: Il Sugc esprime sentimenti di cordoglio e dolore per la scomparsa del fotoreporter e videomaker Massimo D'Argenio. Solare, professionale, sempre disponibile, uomo dalle grandi risorse, Massimo è l'ennesima vittima del Covid. Ai familiari giunga la nostra vicinanza. Colleghi giornalisti e fotografi di Avellino hanno fatto sentire la propria vicinanza alla famiglia attraverso un manifesto. Domani alle 17 è in programma una messa in suffragio al Duomo. La salma è stata tumulata lo scorso 24 dicembre nel cimitero del capoluogo. Domani, in chiesa, sarà l'occasione per ricordarlo e per una preghiera dedicata a quanti combattono il mostro invisibile e a chi non c'è più.

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