«Ci chiamano coronavirus e ci picchiano»,
la studentessa del conservatorio denuncia

«Ci chiamano coronavirus e ci picchiano», la studentessa del conservatorio denuncia
Venerdì 7 Febbraio 2020, 13:59 - Ultimo agg. 16:05
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«Mi chiamano coronavirus e un mio collega è stato anche picchiato». Indagini dei carabinieri sono in corso - su delega della Procura - ad Avellino dopo la denuncia choc di Young Xin Liu, studentessa di nazionalità cinese del Conservatorio Domenico Cimarosa, nel corso del programma televisivo Raid andato in onda sull'emittente Primativvu.

Alla domanda del giornalista Enzo Di Micco che le chiedeva se la comunità degli studenti cinesi, circa 100 che frequentano il Conservatorio, fosse stata oggetto di discriminazioni, la giovane, a bassa voce e quasi scusandosi, ha ammesso di essere oggetto di scherno e di disprezzo da parte di altri giovani e ha anche denunciato che un suo connazionale, studente del Conservatorio, è stato aggredito e picchiato da un gruppo di giovanissimi studenti di altre scuole di Avellino. 
 


Immediata la solidarietà alla giovane e agli studenti cinesi espressa dagli ospiti in studio, tra questi il dg dell'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, Antonio Limone, e il dg dell'ospedale Moscati di Avellino, il virologo Renato Pizzuti, insieme a quella manifestata da moltissimi telespettatori che seguivano la trasmissione su Facebook.

Xin Liu ha 22 anni e da quattro anni studia da soprano presso il Conservatorio avellinese. Dopo le dichiarazioni della giovane, la Procura ha deciso di aprire un'inchiesta affidando l'attività di indagine ai carabinieri. Nei giorni scorsi alcuni docenti, ma anche genitori avevano sollevato timori per l'eventuale pericolo di contagio dovuto alla presenza di studenti cinesi. Interpellata dai vertici dell'istituzione scolastica, la Asl di Avellino attraverso il direttore di epidemiologia e prevenzione, Gaetano Morrone, ha escluso potenziali pericoli e invitato la comunità scolastica e le famiglie ad abbassare i toni per evitare la diffusione di psicosi infondate e discriminazioni nei confronti degli studenti cinesi.

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