Il vescovo Melillo positivo al Covid
dopo il ritiro: in quarantena con 18 preti

Il vescovo Melillo positivo al Covid dopo il ritiro: in quarantena con 18 preti
di Vincenzo Grasso
Domenica 14 Novembre 2021, 11:48 - Ultimo agg. 15 Novembre, 11:44
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E' risultato positivo al covid 19, sebbene vaccinato regolarmente, il Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, Sergio Melillo. Positivo anche il parroco di Flumeri e di Trevico, don Claudio Lettieri che da ieri - giorno del suo compleanno - è ricoverato al Covid hotel di Siena dopo un primo ricovero ad Arezzo, dunque non è in condizione di stare in isolamento a casa, ma la sua situazione generale è tale che è stato dimesso dall'ospedale aretino.
Altri 18 sacerdoti della Diocesi, in prevalenza appartenenti ai comuni della Baronia (Vallata, San Nicola Baronia, Anzano di Puglia, Carife, Grottaminarda, San Sossio Baronia), sono in quarantena, pur risultando negativi al primo tampone. Sono queste le conseguenze di un viaggio comunitario e di un ritiro spirituale presso l'eremo dei Camaldoli in Toscana a cui hanno partecipato il Vescovo Melillo e gli altri sacerdoti. Una brutta sorpresa se si considera che, ad eccezione di un solo sacerdote, erano tutti vaccinati.

Il contatto con il covid sarebbe avvenuto da qualcuno del posto. Sul pullman che li aveva portati in ritiro era stata fatta la verifica dei green pass. Per il momento il Vescovo della Diocesi non accusa particolari sintomi. Ha inviato un messaggio ai parroci per comunicare la sua condizione e per invitarli alla preghiera, nella speranza che la quarantena a cui sono sottoposti possa concludersi nel migliore di modi e si possano riprendere regolarmente le attività pastorali nelle varie parrocchie. Rinviato convegno sulle povertà previsto per il 18 novembre in diocesi.
Abbastanza complicato assicurare ovunque nella giornata di oggi la celebrazione delle messe festive.

Per questo motivo tutti gli altri sacerdoti, che non hanno preso parte al ritiro spirituale in Toscana, sono stati allertati per coprire eventuali buchi. Bisogna comunque celebrare la Santa Messa domenicale.

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«Siamo rimasti sopresi - racconta un parroco- per quanto accaduto. Sembra impossibile, conoscendo il Vescovo e la sua cautela. Sicuramente hanno usato mascherine. Vuol dire che anche questa è una prova di fronte al Signore. Accogliamo l'invito alla preghiera». Proprio don Claudio Lettieri ha accusato i sintomi classici del Covid. Immediato il rientro ad Ariano e i primi tamponi che hanno evidenziato come il virus avesse fatto breccia tra di loro.
Il Vescovo, per quanto è dato di sapere, è sereno e orientato a vivere questa ennesima esperienza nella meditazione e preghiera. Stesso discorso per tutti gli altri. Tutti orientati sicuramente ad assumere prossimamente anche la terza dose di vaccino. Questo inconveniente non ci voleva proprio. La Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia è stata già duramente toccata in occasione della prima ondata del Covid nel marzo e aprile del 2020. Due lutti, la morte di Monsignor Antonio Di Stasio e di Suor Emilia, hanno colpito la comunità religiosa. Senza dimenticare tutti gli altri decessi. Senza dimenticare tutti gli altri decessi che hanno fatto rientrare la città di Ariano Irpino tra quelle con un altissimo indice di mortalità da Covid.
 

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