Covid ad Avellino senza pietà,
chiusa anche la mensa dei poveri

Covid ad Avellino senza pietà, chiusa anche la mensa dei poveri
di Gianluca Galasso
Mercoledì 2 Febbraio 2022, 07:39 - Ultimo agg. 17:38
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Focolaio covid alla Mensa di Poveri. Che resta chiusa. Ma l'assistenza alle persone che vivono situazioni di disagio va avanti con la garanzia dei pasti. Sono quindici i positivi riscontrati tra gli ospiti della struttura del capoluogo, su diciassette tamponi eseguiti e fatti analizzare dai laboratori autorizzati. Solo due avvertono sintomi, fortunatamente senza gravi conseguenze. Cucine, sala mensa e dormitorio sono stati chiusi. A breve ci sarà l'intervento di sanificazione degli ambienti, che consentirà poi la ripresa delle attività tra qualche giorno. Nel frattempo, cinque volontari della Caritas diocesana di Avellino si sono posti in isolamento volontario per sottoporsi al test molecolare, al fine di scongiurare ogni altro problema. I contagiati dovrebbero essere trasferiti in un Covid Center. Caritas e Asl sono in contatto per definire il percorso. 

I quindici positivi dovrebbero andare al centro dedicato dell'ospedale Loreto Mare di Napoli. Ma manca ancora l'ufficialità. È comunque questione di ore. «Ognuno di loro che si negativizzerà spiega don Vitaliano Della Sala, vicedirettore della Caritas diocesana di Avellino potrà fare rientro nella struttura. Speriamo al più presto». Le persone risultate positive sono immigrati senza fissa dimora provenienti dall'Europa dell'Est e dall'Africa e cinque di nazionalità italiana. «Era prevedibile una situazione del genere - evidenzia don Vitaliano Della Sala - Da un momento all'altro ci aspettavamo che il virus coinvolgesse anche il nostro centro. Per mesi siamo stati risparmiati. Quindi, evitiamo inutili allarmismi», l'appello del sacerdote impegnato senza sosta nel sostegno ai poveri.
L'attività di assistenza va avanti.

Con la cucina temporaneamente chiusa, i pasti vengono preparati altrove «e a mezzogiorno arrivano comunque qui pronti per essere consumati dai nostri amici». Ieri, sono stati distribuiti anche sacchetti con panino, acqua e mela, forniti dal McDonald's di Mercogliano, «che due volte a settimana ci regala 100 panini, 100 bottiglie di acqua e 100 mele».

Una solidarietà che fa bene, come sottolineano il sacerdote e i tanti volontari che quotidianamente operano alla Mensa dei Poveri. Famiglie, ristoratori, aziende stanno fornendo massimo supporto in questa fase, parimenti a quanto fatto anche in passato. Il virus, dunque, non ferma il volontariato. Nonostante le difficoltà del momento, l'assistenza va avanti, in attesa che riparta il servizio all'interno del centro. La Caritas garantisce l'acquisto di pasti per almeno 80 persone al giorno. «Entro domenica - riprende don Vitaliano - contiamo di riaprire dopo la sanificazione della struttura. Nel frattempo abbiamo chiesto all'Asl di trasferire i positivi presso un Covid center. Resta il problema di fondo che riguarda la gestione della povertà e delle fragilità. Le nostre strutture sono diventate i terminali di tutte le povertà: psicologiche, sanitarie, economiche, per diventare una sorta di discarica sociale della quale nessuno si preoccupa». 

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Il direttore della Caritas di Avellino, Carlo Mele, rincara la dose sull'argomento: «Al netto della vicenda Covid e dei disagi che comporta, la nostra struttura è diventata la discarica delle miserie umane. Stiamo vivendo un momento di forte disagio per accogliere tutti i nostri fratelli che hanno bisogno. Ma ognuno ha patologie e problemi diversi, che meritano un diverso approccio per cure mirate».

Servono, dunque, azioni multidisciplinari per curare chi è affetto da disturbi psichici, di salute in genere, che i volontari da soli e nonostante tutti gli sforzi non riescono a soddisfare nella maniera giusta. Per quanto riguarda il quadro generale degli ospiti positivi, il direttore Mele fa sapere che si sta lavorando «alla preparazione dei documenti necessari per il Covid center. Con molta probabilità sarà a Napoli. Si pone, pertanto, anche l'esigenza del trasferimento delle persone risultate positive al tampone. Il Comune di Avellino si sta interessando per individuare soluzioni possibili per consentire il viaggio in sicurezza», conclude Mele.

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