Forestali Ufita,
​bufera sulle assunzioni

Forestali Ufita, bufera sulle assunzioni
di Vincenzo Grasso
Sabato 4 Maggio 2019, 11:44
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«Non si fanno le assunzioni e veniamo criticati. Si fanno le assunzioni e veniamo criticati lo stesso». Così reagisce Carmine Famiglietti, presidente della Comunità Montana dell'Ufita, alle osservazioni di qualche esponente sindacale e di qualche esponente politico per l'assunzione di 30 operai forestali, ai quali assicurare almeno 102 giornate lavorative. Un'operazione che susciterebbe qualche perplessità in periodo elettorale.

Nella delibera adottata dall'esecutivo dell'ente montano si spiega che con la legge regionale 14 del 2006 la Regione Campania quantificò le giornate lavorative attribuite a ciascun ente montano nel rapporto di una giornata lavorativa per ettaro di territorio. Pertanto, per gli effetti di tale calcolo, la Comunità Montana dell'Ufita fu autorizzata a procedere all'assunzione di 227 operai stagionali (altri cento erano stati già inquadrati come operai a tempo indeterminato) con garanzia occupazionale annua di 102 giornate, parificando il rapporto previsto dalla Regione. Sta di fatto, però, che negli ultimi sette anni si è registrata una perdita definitiva di 30 unità lavorative, per cui ora si tratterebbe solo di coprire posti vacanti. In servizio oggi ci sono 197 forestali a tempo determinato e 87 a tempo indeterminato. Inoltre, secondo la Comunità Montana, le proposte di incremento occupazionale o di turn-over saranno esaminate con le organizzazioni sindacali di comparto e con le rappresentanze sindacali aziendali o unitarie e successivamente inviate al tavolo di partenariato. Per Famiglietti non c'è, dunque, «alcuna novità sconvolgente. Ma solo l'intento di far funzionare bene il comparto della forestazione».
 

Per Antonio De Lillo della Uila Avellino-Benevento nessuno sarebbe contrario alle assunzioni. Ci sono però dei problemi non affrontati adeguatamente. «Le nostre osservazioni - sostiene - attengono alle procedure adottate. In ogni competizione elettorale compare una delibera di questo genere. In realtà, ci saremmo aspettati prima la stabilizzazione dei forestali assunti a tempo determinato e poi le nuove assunzioni. In questo modo ai precari esistenti si aggiungono altri precari. Ma c'è di più. Un'operazione di questo genere andava prima concordata territorialmente e poi trasmessa al tavolo del partenariato. Qui, invece, si sconvolgono le regole».
Tra i lavoratori forestali c'è anche chi teme, in realtà, che possa diventare ancora più complicato assicurare le risorse per pagare le mensilità arretrate. Si farebbero le assunzioni nel momento in cui ci sono ancora alcuni mesi da pagare. Ma questo - si sa - è altro argomento. «Non dipende da noi - riprende Famiglietti - il ritardo nei pagamenti. La Regione Campania assegna le risorse, ma poi le trasferisce con il contagocce e in epoche successive. È evidente che nonostante le anticipazioni che facciamo dal nostro bilancio non si riesce mai ad essere puntuali nei pagamenti».
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