Forino, neonato morto per la malattia al cuore: «Verità sul nostro Claudio»

Il piccolo fu operato al Monaldi, due medici indagati

Forino, neonato morto per la malattia al cuore: «Verità sul nostro Claudio»
Forino, neonato morto per la malattia al cuore: «Verità sul nostro Claudio»
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 9 Novembre 2023, 08:59 - Ultimo agg. 09:24
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«Vogliamo la verità, vogliamo sapere perché mio figlio non è stato sottoposto all'intervento palliativo, per consentirgli di crescere per poi sottoporlo a quello correttivo». A porsi queste domande la mamma di Claudio Scala il bambino al quale dopo tre giorni dalla nascita era stato diagnosticato un soffio al cuore. Problematica a causa della quale, dopo un intervento chirurgico effettuato presso l'ospedale Monaldi di Napoli, il piccolo Claudio è morto, lo scorso 28 aprile, a soli 3 mesi e mezzo.

Ieri, a distanza di quasi sei mesi dal decesso, è stata depositata la consulenza medico-legale dalla quale emerge che la patologia di cui era affetto il piccolo fosse molto grave, ma l'avvocato dei familiari Federica Renna precisa: «I nostri consulenti di parte sono a lavoro per presentare delle controdeduzioni alle conclusioni della relazione medico-legale perché sosteniamo che ci sia stato un timing sbagliato che non ha consentito di garantire le migliori cure al bambino».

Dunque, i genitori del bambino, il papà Carlo Scala di Forino e la mamma Lidia Luongo di Cicciano, continuano a chiedersi «perché i medici non sono intervenuti prima evitando di compromettere il quadro clinico e la vita di mio figlio».

E proprio per far luce sul decesso del piccolo presentarono denuncia presso la questura di Napoli in quanto a loro avviso sarebbero stati compiuti degli errori dopo l'intervento chirurgico.

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Al bambino, nato il 10 gennaio del 2023 presso la clinica privata La Madonnina di San Gennaro Vesuviano, dopo tre giorni dalla nascita fu diagnosticato il soffio al cuore e fu sottoposto ad una visita cardiologica presso il Monaldi di Napoli. La cardiologa di turno, dopo aver sottoposto il bambino ad una visita specialistica, dispose che il bambino potesse tornare a casa e che dovesse sottoporsi a controlli settimanali con terapia domiciliare. Ma il 22 marzo scorso il neonato presentava un colorito pallido e dunque i genitori decisero di riportarlo in ospedale per sottoporlo a degli ulteriori controlli e ad un'altra visita specialistica. In quella occasione fu disposto il ricovero da parte della cardiologa che lo aveva in cura da qualche mese. Non appena fu ricoverato nel reparto di cardiochirurgia pediatrica, i medici che lo visitarono predisposero un intervento chirurgico non urgente, ma comunque necessario al fine di ridurre la malattia congenita.

Dalla data di ricovero fino all'intervento chirurgico, effettuato il 28 aprile scorso, il piccolo Claudio ha avuto due infezioni, contratte in ospedale, tanto che per combatterle i medici del Monaldi sono stati costretti a cambiare di sovente la terapia farmacologica. Al termine dell'operazione a cui fu sottoposto, i genitori furono informati che l'intervento era riuscito. Dopo l'intervento il piccolo fu trasferito nella terapia intensiva, ma non in quella specifica per neonati e alle 23 del 28 aprile i due neogenitori furono chiamati dalla struttura ospedaliera partenopea. In quella telefonata i due neogenitori furono invitati a recarsi nuovamente in ospedale, in quanto le condizioni del neonato erano repentinamente peggiorate. Alle 23.30 un medico li informò del decesso del piccolo Claudio. Subito dopo la denuncia dei familiari, furono iscritti nel registro degli indagati due medici del nosocomio partenopeo Marianna Carrozza di Portici e Guido Oppino di Napoli con le accuse di omicidio colposo.
 

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