Avellino, Elio Graziano in coma
è stato proprietario dell'Isochimica

Avellino, Elio Graziano in coma è stato proprietario dell'Isochimica
Martedì 28 Febbraio 2017, 11:38 - Ultimo agg. 11:43
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Elio Graziano versa in condizioni gravissime al reparto di terapia intensiva dell’ospedale «San Giuseppe Moscati». L’imprenditore 85enne originario di Fisciano è in coma. 

La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Alberico Villani, che lo difende dall’accusa di lesioni dolose e omicidio colposo plurimo nell’ambito del maxi processo Isochimica. Graziano, imprenditore di punta degli anni ’80, «papà Elio» per i tifosi dell’Avellino calcio di cui è stato presidente dal 1985 al 1987, non ha mai abbandonato la città continuando ad abitare insieme alla moglie non lontano da quella fabbrica dove nel 1983 assunse oltre trecento giovani operai, restituendo un’apparente speranza, poi rivelatasi letale, per la città piegata dal sisma. Ricoverato da alcuni giorni, le sue condizioni sarebbero peggiorate nelle ultime quarantotto ore. Malato da tempo, da diversi anni non aveva contatti con l’esterno. L’ultimo lo affidò al suo legale nel giugno del 2015: una breve missiva, pubblicata da «Il Mattino», in cui si definiva, in merito all’inchiesta per le morti di amianto, una «vittima di terroristi che artatamente hanno voluto creare il panico nell’area dell’Isochimica».  Il suo nome, ritornato di recente alla ribalta per il maxi processo alla fabbrica di Borgo Ferrovia che lo vede quale imputato numero uno, era già noto alle cronache nazionali per lo scandalo delle «Lenzuola d’Oro» che nel 1988 lo vide coinvolto, insieme ai vertici di Ferrovie dello Stato, in un giro di tangenti per la fornitura di biancheria in tessuto non tessuto per le carrozze notturne.
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