I versi di Iuliano e l'inquietudine della contemporaneità

Il percorso artistico di Giuseppe Iuliano incrocia la sensibilità di Jack Hirschman

Un'immagine evocativa
Un'immagine evocativa
di Stefania Marotti
Giovedì 24 Novembre 2022, 09:30
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La memoria, il paesaggio, l'inquietudine della società contemporanea. Giuseppe Iuliano, fondatore, con Paolo Saggese, del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, consegna al lettore versi intrisi di una trascinante forza narrativa, espressa con accenti di lirismo introspettivo.

La sua nuova raccolta, infatti, dal titolo Vuoti di memoria. Versi d'asporto, pubblicata da Nuovo Meridionalismo Edizioni, conferma il ruolo di spicco del nostro poeta nel genere contemporaneo, grazie alla combinazione degli aspetti descrittivi con la traduzione degli stati d'animo, pulsanti di emozioni inconsce. Il percorso artistico di Giuseppe Iuliano incrocia la sensibilità di Jack Hirschman, il grande poeta americano scomparso lo scorso anno, che ha curato l'introduzione dell'opera. I versi della nuova raccolta indurrebbero a pensare ad un presente privo di ogni forma di reminiscenza, che conduce inesorabilmente al vuoto esistenziale. In realtà, il poeta ricorre ad uno stile evocativo, attraverso l'osservazione della natura, che può svelare i contenuti criptici della nostra interiorità.

L'esistenza, infatti, ha diverse declinazioni, sulle quali incidono i luoghi, intesi come habitat e come essenza del ricordo. Non è un caso, infatti, che la vena creativa è anche espressione di una spiritualità viva e presente, che coglie ogni sfumatura della realtà esterna ed interiore. Il tempo negato, individuato dal poeta, è un continuo volo pindarico, un volteggiare della nostra mente alla ricerca di nuovi valori. Nonostante questi affanni, le leggi della natura sono immutabili. L'amore diventa, così, il filo conduttore che offre a ciascuno riparo e conforto. Ma l'esperienza è l'antidoto del vuoto, specie se identificata nella lezione di personaggi autorevoli. Nasce da queste considerazioni, ad esempio, l'omaggio al giurista e filosofo Aldo Masullo, tra i maestri del pensiero contemporaneo. La realtà dell'esserci è sublimata dalla possibilità di aprire il cuore, per abbattere la desolazione che caratterizza il paesaggio umano. Nella perdizione e nella decadenza diffusa, sia sul piano culturale che in relazione agli aspetti urbanistici ed architettonici dei luoghi, Giuseppe Iuliano prende la mano del lettore, per trasmettergli fiducia e speranza. Un mondo nuovo è possibile, secondo il poeta, cancellando il retaggio di dolore insito nell'ereditarietà di una condizione ancorata al pregiudizio ed agli stereotipi imperanti. Ritrovarsi in un respiro profondo dinanzi alla meraviglia di un tramonto, riscoprire l'universalità di un cammino tra difficoltà contingenti, diventa la strada per sentirsi parte della comunità, colmando il vuoto della memoria.
 

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