Galleria, nel maxi cantiere di notte non si lavora

Opera da 48 milioni su raccordo Avellino-Salerno. L'Anas: "Sarà pronta alla fine del 2025"

La galleria Montepergola
La galleria Montepergola
di Gianluca Galasso
Lunedì 2 Ottobre 2023, 08:34 - Ultimo agg. 09:38
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Bisogna mettersi l'animo in pace: i lavori in direzione Salerno della galleria Montepergola del raccordo saranno completati entro la prossima estate. Poi si passerà al tunnel verso Avellino, l'unico ora percorribile a doppio senso di marcia, che rimarrà off-limits per almeno altri diciotto mesi. Insomma, i disagi proseguiranno ancora per pendolari, autotrasportatori e vacanzieri. Soprattutto per gli irpini che non possono contare sulla strada ferrata (l'elettrificazione della tratta Benevento-Avellino-Salerno appare ancora come un miraggio, nonostante le opere già avviate). Se tutto dovesse filare liscio, per gli inizi del 2026 si tornerà alla normalità.

E percorrendo una galleria tutta nuova, moderna e certamente più sicura dell'attuale. Un'infrastruttura nata alla fine degli anni Cinquanta, considerata tra le più pericolose d'Italia e che ora deve fare i conti con la sua vetustà e con flussi di traffico aumentati enormemente. L'Anas che è proprietaria-gestore del Raccordo Avellino-Salerno definisce questo progetto «uno dei più imponenti interventi di manutenzione dell'intera rete viaria nazionale, per un investimento complessivo di 48 milioni di euro».

Lavori che non erano più rinviabili, perché riguardano anche la messa in sicurezza.

L'Anas ha reso noto di aver ultimato le attività di demolizione della pavimentazione, dei marciapiedi e la rimozione degli impianti tecnologici (compresi quelli di ventilazione), oltre ad avere eseguito opere idrauliche. Il piano è imponente, richiede tempo e lavoro costante per evitare problemi, che pure ci sono stati. All'inizio dell'anno è stato registrato un rallentamento rispetto alla tabella di marcia che ha fatto spostare in avanti la chiusura dell'attuale cantiere della canna verso Salerno, quindi per completare la cosiddetta "Fase 1". Anas ha diffidato l'impresa ad adempiere ai propri obblighi contrattuali con specifico ordine di servizio, sollecitandola ad incrementare le attività con uomini e mezzi. Tutto ciò per cercare di recuperare tempo rispetto al cronoprogramma.

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La società nel 2022 dopo aver eseguito l'adeguamento della canna del tunnel in direzione Avellino al doppio senso di circolazione a partire dalla fine del mese di maggio dello scorso anno ha avviato la "Fase 1" dell'intervento, con l'adozione di un idoneo piano per la circolazione e l'installazione della relativa segnaletica, condiviso con la Prefettura di Avellino, gli enti e le forze dell'ordine. I disagi sono importanti, così come non mancano i problemi e gli incidenti all'interno del tunnel a doppio senso di marcia. Il limite di velocità è stabilito in 40 chilometri orari. Ma non tutti lo rispettano. Parimenti, c'è qualche camionista furbetto che si infila nella galleria, noncurante del divieto per i mezzi con peso superiore alle 7,5 tonnellate.

Il traffico pesante viene infatti deviato sull'A30 e sull'A16. Solo per un mese, fino allo scorso 8 settembre, è stato consentito ai camion che trasportavano pomodori di transitare dalle 8 alle 14 all'interno del tunnel. Questo ha imposto lo stop in quell'orario ai flussi di traffico verso Avellino, deviati sui percorsi alternativi. Quindi le strade comunali e provinciali di Montoro, Solofra, Serino, Contrada, Forino. Anche queste comunità stanno pagando le conseguenze del cantiere della galleria. Nonostante i divieti per alcuni automezzi, sono giornalieri gli autisti che vengono scovati dalle forze dell'ordine e sanzionati. Con il tunnel chiuso i veicoli devono inerpicarsi tra salite e tornanti per scollinare verso Avellino o in direzione Salerno. Lo sanno bene i tanti studenti che frequentano l'università di Fisciano. I pendolari che vanno verso Salerno o arrivano nel capoluogo irpino. O ancora chi da Sud vuole raggiungere la Puglia e il Molise o viceversa. Il raccordo Avellino-Salerno rappresenta uno snodo fondamentale, anche per unire i due capoluoghi che distano ad appena 35 chilometri, ma sono divisi dalle montagne.
 

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