Il trigesimo di Gerardina: i Nas nell'azienda del marito

Sarà celebrata alle 11,30, presso la Chiesa Santissima Addolorata una messa in suffragio

Gerardina Corsano
Gerardina Corsano
di Vincenzo Grasso
Domenica 26 Novembre 2023, 10:30
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I Nas di Salerno nell'azienda di Angelo Meninno in Valle Ufita. Un'operazione praticamente scontata dopo l'avvio delle complicate indagini da parte della Procura della Repubblica di Benevento, per la morte di Gerardina Corsano.

Il sopralluogo, svoltosi nei giorni scorsi, ha permesso di accertare che non ci fossero irregolarità. Tutto in ordine, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Un sospiro di sollievo per il titolare dell'azienda finito nel mirino degli inquirenti, assieme ad altri familiari, dopo il sequestro dei cellulari, per quanto accaduto alla moglie.
Intanto, nel trigesimo della scomparsa di Gerardina Corsano, sarà celebrata questa mattina, alle ore 11,30, presso la Chiesa Santissima Addolorata di Difesa Grande di Ariano Irpino una messa in suo suffragio. A officiarla padre Paul Gummala. Ancora una volta familiari e amici si ritroveranno insieme per ricordarla, ma anche per sperare che di qui a poco si faccia completa chiarezza sul suo decesso.

Perché gli elementi di cui dispongono gli inquirenti attualmente non sono sufficienti per capire cosa sia realmente accaduto quel tragico 31 ottobre scorso. A questo punto tutto dipende dall'esame autoptico eseguito da un collegio peritale che dispone ancora di due mesi per consegnare la relazione finale. Quella che potrà mettere la Procura della Repubblica di Benevento in condizione di stabilire se la quarantaseienne sia stata vittima di un avvelenamento e di che tipo; se le cure prestate presso il pronto soccorso dell'ospedale S. Ottone Frangipane, sia nel primo che nel secondo accesso, siano state adeguate e corrispondenti al rispetto dei protocolli previsti; se contrariamente a quanto accaduto al marito, Angelo Meninno, ricoverato presso il Cotugno di Napoli e strappato alla morte, non c'era proprio nulla da fare; se, infine, si possono definitivamente eliminare dal registro degli indagati i nomi del medico del ponto soccorso e dei gestori della pizzeria Oasi, presso la quale Gerardina e il marito consumarono due pizze la sera del 28 ottobre.

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Per pervenire alla verità dei fatti la Procura della Repubblica di Benevento sta portando avanti anche una serie di indagini. Sono stati sentiti anche Angelo Meninno e i familiari; così come i familiari di Gerardina. Per conoscere, infine, il contenuto delle conversazioni sui cellulari sequestrati a Meninno e familiari occorrono ancora altri 20 giorni.
 

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