Incendio a Rione Parco tre famiglie evacuate

Bruciano un camper e due vetture dell'uomo agli arresti domiciliari

Incendio a Rione Parco tre famiglie evacuate
Incendio a Rione Parco tre famiglie evacuate
di Katiuscia Guarino
Mercoledì 31 Gennaio 2024, 09:51
4 Minuti di Lettura

Inferno di fuoco a Rione Parco. Un incendio divampato nella notte ha divorato un camper e due auto (una Fiat Panda e una Fiat 500 L) danneggiando pesantemente il palazzo sotto il quale erano stati parcheggiati i veicoli. Le fiamme hanno interessato in parte anche una terza vettura. Si segue la pista dolosa.
Il condominio, che si trova in via Leonardo Di Capua, è stato evacuato. Tre le famiglie - in tutto una decina di persone compresi tre bambini - che sono state sistemate in una struttura ricettiva. Sul posto è giunto nella notte anche il sindaco Gianluca Festa per dare assistenza agli sfollati. Sono stati temporaneamente ospitati in un albergo.

Il rogo è scoppiato intorno alle 3.

Le fiamme hanno raggiunto l'appartamento al primo piano mettendo in pericolo due giovani, fratello e sorella, che vivono in quella casa. La paura è stata notevole. Si è temuto il peggio, anche per la presenza di due bombole di gas posizionate sul balcone proprio del primo piano.

L'intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze peggiori. I caschi rossi, che hanno prima fatto evacuare lo stabile, hanno lavorato senza sosta per alcune ore. Poi sono riusciti ad avere ragione del fuoco. La polizia ha avviato le indagini. L'ipotesi principalmente seguita è dunque quella dolosa. Non sono state trovate tracce di inneschi, ma ci sarebbero elementi che fanno propendere in tale direzione. Tre i veicoli andati in fiamme: un camper (dal quale si sarebbero sprigionate le fiamme), una Fiat Panda e una Fiat 500. Un'altra utilitaria è stata leggermente danneggiata dal fuoco.

Video

Il camper e la Panda sono di proprietà del padre di Omar D'Argenio, il noto dj accusato di essere trafficante di cocaina che si trova ai domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti, accuse che videro coinvolte anche altre sei persone della sua famiglia. Omar D'Argenio, 50 anni, attraverso il suo legale Danilo Iacobacci, fa sapere che per lui l'incendio dei veicoli intestati al padre Michelino «non è doloso, ma si è trattato di un corto circuito che avrebbe generato il rogo».
I veicoli bruciati e la zona del palazzo interessata dal rogo sono stati sottoposti a sequestro per permettere ulteriori accertamenti. Gli abitanti di questa parte di rione Parco sono stati svegliati nel cuore della notte dal fumo e dall'esplosione degli pneumatici e dei vetri delle vetture. Sono stati proprio i residenti a lanciare l'allarme. In pochi minuti due squadre di caschi rossi sono giunte sul posto, così come due pattuglie di agenti della Sezione Volanti. Sono state necessarie alcune ore per domare l'incendio che ha invaso lo stabile annerendo tutta la facciata. Al termine delle operazioni di spegnimento che si sono concluse all'alba, i vigili del fuoco hanno eseguito i rilievi per stabilire il punto dal quale si è propagato l'incendio. Poi hanno consegnato la loro relazione alla polizia. Ieri mattina sul luogo dell'incendio oltre agli agenti della Sezione Volanti, sono intervenuti i colleghi della Scientifica che hanno eseguito un ulteriore sopralluogo per raccogliere elementi utili alle indagini.

I poliziotti hanno sentito alcune persone, oltre ai proprietari delle case e dei veicoli. Il sindaco Festa, che sin dall'altra notte segue la vicenda, sta garantendo il massimo supporto alle famiglie evacuate: «Per i due fratelli provvederemo a una sistemazione in albergo. Stiamo valutando insieme ai vigili le condizioni degli altri appartamenti. Se emergeranno problemi, ovviamente collocheremo anche le altre due famiglie in albergo. È un quartiere - sottolinea il primo cittadino - che necessita da anni di interventi di riqualificazione. L'obiettivo è la ricostruzione delle strutture obsolete o non adeguate. Bisogna dare una sistemazione dignitosa ai residenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA