Corsa alla Provincia di Avellino, il centrodestra verso la lista unica

Ma Fratelli d'Italia pensa a una formazione autonoma

Fratelli d'Italia
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di Alberto Nigro
Lunedì 13 Novembre 2023, 08:27
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Lista alle provinciali del centrodestra (con la possibilità di una lista di Fratelli d'Italia), ma sopratutto dentro o fuori nell'intesa con Festa al comune capoluogo.

Il centrodestra fa sul serio e prova a lanciare la sfida.
È partita ufficialmente la corsa del centrodestra in direzione Palazzo Caracciolo. I rappresentanti cittadini e provinciali dei partiti della coalizione si sono riuniti nel tardo pomeriggio di ieri ad Avellino, presso la sede del coordinamento di corso Vittorio Emanuele, per fare il punto della situazione e cominciare a disegnare una strategia.

Al centro dell'ampia ed articolata discussione che ne è scaturita, il quesito principale: presentare una o più liste? L'idea di fondo è quella di dar vita ad un'unica compagine, radicata e competitiva, in grado di tenere dentro tutte le sigle che si riconoscono in questa parte del campo.

Dalla discussione, però, è emersa anche la possibilità - tutta ancora da verificare, in verità - che nasca una lista monocolore di Fratelli d'Italia, partito che negli ultimi mesi è cresciuto a dismisura sul territorio e che, a quanto pare, si prepara a fare il salto di qualità mettendosi in proprio.

Sul punto, il ragionamento è apertissimo e nei prossimi giorni coinvolgerà anche i livelli superiori del partito, ma visti i tempi stretti a disposizione (salvo colpi di scena, infatti, si andrà al voto tra poco più di un mese, il prossimo 17 dicembre, ndr.) bisognerà archiviarla nel breve termine.

Presenti all'incontro di ieri, tra gli altri, i segretari provinciale e cittadino di Forza Italia, Carmine De Angelis e Annamaria Vecchione, la coordinatrice cittadina della Lega, Maria Elena Iaverone, i riferimenti della Democrazia Cristiana con Rotondi, Fausto Sacco e Pino De Lorenzo, gli esponenti di Fratelli d'Italia, Ines Fruncillo e Vincenzo Quintarelli, e il presidente di Primavera Meridionale, Sabino Morano.

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Una volta chiarita la questione delle liste, resterà da definire il perimetro della coalizione. A mancare al vertice di ieri erano sia il consigliere regionale dei Moderati e Riformisti, Livio Petitto, che l'ex deputato e sindaco di Montefalcione, Angelo Antonio D'Agostino. I due, come noto, pur essendo a pieno titolo esponenti del centrodestra, sul fronte elettorale si ritrovano in una posizione tutta da decifrare.

A renderla tale, le elezioni amministrative che si terranno nel capoluogo il prossimo anno e la loro storica vicinanza politica al sindaco uscente Gianluca Festa, che del centrodestra proprio non è.

Cosa accadrà se si andrà al redde rationem? Petitto continuerà sulla strada del sostegno a Festa che si dice civico, ma il centrodestra si accoderà o non tollererà il compromesso?

Ai due, non a caso, è stato affidato nei giorni scorsi il compito di verificare la possibilità di un accordo con Festa nel Capoluogo e finché non si sarà chiusa in maniera definitiva quella partita, cosa che dovrebbe accadere nel giro di qualche giorno, sarà difficile anche dire con esattezza chi sta con chi.
La confusione da questo punto di vista è ancora tanta, ma sono sempre di più quelli all'interno della coalizione che vogliono evitare a tutti i costi la nascita di geometrie variabili.

Insomma, l'idea di andare al Comune di Avellino con una squadra e a Palazzo Caracciolo con un'altra non sembra suscitare particolari entusiasmi.
Tra i più radicali su questo fronte, il segretario provinciale della Lega, Salvatore Vecchia, e l'ala di Fratelli d'Italia che fa capo a Giovanni D'Ercole e Vincenzo Quintarelli, che hanno chiesto in più occasioni di sgombrare il campo da ogni equivoco.

Tornando alla Provincia, trattandosi di una elezione di secondo livello, i protagonisti saranno gli amministratori del territorio. In tal senso, sarà necessario coinvolgere le risorse più rappresentative del centrodestra a cominciare dai consiglieri comunali del Comune di Avellino, Dino Preziosi e Monica Spiezia, che in virtù del voto ponderato rappresentano il punto di partenza di ogni ragionamento, e i primi cittadini, a partire da quelli di Cassano Irpino e Chiusano San Domenico, Salvatore Vecchia e Carmine De Angelis.
 

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