Monteforte, la maggioranza difende il sindaco Giordano: «Chiarirà la sua posizione»

La risposta all'iscrizione del primo cittadino

Monteforte, la maggioranza difende il sindaco Giordano: «Chiarirà la sua posizione»
di Riccardo Cannavale
Giovedì 12 Gennaio 2023, 09:41
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La maggioranza consiliare a Palazzo Loffredo si stringe intorno al primo cittadino Costantino Giordano e, attraverso il capogruppo Angelo Damiano, manifesta pieno sostegno al sindaco, dopo la diffusione della notizia dell'indagine da parte della Procura antimafia in cui risulta coinvolto con l'accusa di estorsione.

«Siamo uniti e facciamo quadrato attorno al nostro sindaco - spiega il capogruppo di Monteforte Si Può - sappiamo chi è Costantino Giordano, conosciamo la sua integrità morale e non c'è nulla che possa scalfire questa nostra profonda consapevolezza. Siamo pienamente fiduciosi dell'operato della magistratura: nelle sedi opportune il nostro sindaco chiarirà la sua posizione in relazione ai fatti contestati che sottolineano i consiglieri comunali nulla hanno a che vedere con la sua attività di sindaco e amministratore».

Damiano replica anche al capo dell'opposizione, Angelo Montuori, che aveva manifestato preoccupazione in relazione al prosieguo dell'attività amministrativa, chiedendo la convocazione di un consiglio comunale straordinario ad hoc. «A questo proposito, riteniamo doveroso specificare che la sua e la nostra attività amministrativa non subirà alcuna ripercussione: nulla sarà pregiudicato poiché, come sempre, continueremo a lavorare per il bene della comunità, secondo la legalità e la trasparenza che da sempre contraddistinguono il nostro operato.

Respingiamo al mittente le accuse strumentali che in queste ore abbiamo appreso a mezzo stampa e a mezzo social: riteniamo che questo non sia il momento di fare inutile accattonaggio politico, ma siamo invece fermamente convinti e determinati ad andare avanti nella nostra attività amministrativa, a sostegno del programma che intendiamo realizzare per la nostra città e la nostra comunità».

Dai banchi dell'opposizione arriva la voce di Rosa De Sapio, consigliera indipendente. «È necessario, in questo momento particolarmente delicato per il nostro comune, grande senso di responsabilità nonché maturità da parte di tutte le forze politiche locali - sottolinea De Sapio - Resto garantista e mi auguro il meglio per il paese, ma è necessario anche da parte della maggioranza registrare che probabilmente l'attuale amministrazione non può garantire il giusto equilibrio e la giusta stabilità alla macchina amministrativa».
Intanto, attraverso il suo legale, l'avvocato Gerardo Santamaria, il primo cittadino di Monteforte, Costantino Giordano, precisa che «al momento non è giunta alcuna notifica ufficiale di inizio procedimento penale a suo carico tantomeno è stato destinatario di avviso di garanzia. Di conseguenza, non è possibile nemmeno individuare quali sono le provvisorie contestazioni da parte della Procura». Qualcosa in più, rispetto alla posizione di Giordano, potrebbe emergere il prossimo 30 gennaio, quando il sindaco sarà ascoltato in qualità di testimone indagato. Giordano, come ha sempre dichiarato, manifesta piena fiducia nell'operato della magistratura. «Facciamo fare alla giustizia il suo naturale percorso, io so di avere sempre agito in maniera trasparente e nel pieno rispetto della legalità».

Sul tema si registra anche l'intervento del coordinamento provinciale di Sinistra Italiana. «L'iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano, nell'ambito della inchiesta sul clan Nuovo Partenio, pone inevitabilmente alcuni interrogativi. Fatta salva la necessaria assunzione del principio di presunzione di innocenza, quando si è di fronte ad accuse così gravi e a un quadro così allarmante, si apre il tema dell'opportunità politica di un passo indietro rispetto alla gestione di delicate funzioni istituzionali. Al tempo stesso, la discussione sulla permeabilità del nostro sistema politico e istituzionale rispetto ad interessi, relazioni, poteri opachi, rispetto alla presenza della criminalità organizzata nella nostra Provincia resta in piedi in modo allarmante e non può, come troppo spesso accade, essere legata alle contingenze della cronaca giudiziaria».
 

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