Nicola, inchiesta sul decesso del body builder

Oggi l'autopsia sul corpo del 29enne militare

Nicola, inchiesta sul decesso del body builder
di Gianni Colucci
Sabato 27 Gennaio 2024, 09:21 - Ultimo agg. 10:50
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«Mentre faceva gli esercizi per le braccia, in una delle fasi di maggiore sforzo, probabilmente il suo cuore ha ceduto. Sotto gli occhi della sua ragazza, anch'essa body builder, anch'essa esperta e appassionata di pesistica. Venivano qui tute le sere», dicono alla palestra Energy Planet. Una palestra dove si svolgono anche sedute di fisioterapia, molto frequentata anche da famiglie e da bambini.

È morto a due passi dalla caserma Magrone dove lavorava, Nicola Ciampa, primo caporal maggiore, ma sopratutto un ragazzo di 29 anni.

Militare di professione, stroncato da un malore mentre si allenava mercoledì scorso nella palestra che frequentava con regolarità.

Ieri non è stato completato l'accertamento autoptico che è stato ordinato dal magistrato. La salma del giovane si trova al Reparto di Medicina legale dell'ospedale Sant'Anna e san Sebastiano di Caserta.
Un'inchiesta è stata aperta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, il medico legale dovrà accertare le cause della morte. Nella giornata di oggi potrebbe essere liberata la salma e domani si potrebbero svolgere i funerali a Taurasi, il suo paese d'origine.

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Il sindaco del paese Antonio Tranfaglia riferisce che non sono stati ancora nominati i legali della famiglia, non è dunque definito se ci saranno consulenti tecnici di parte nominati dalla famiglia ad assistere agli accertamenti irripetibili, cioè all'esame sul corpo del giovane.
Ma l'indagine dei carabinieri di Maddaloni riguarda anche l'eventuale uso di farmaci che avrebbe potuto scatenare una grave reazione nell'organismo di Nicola.
In particolare accertamenti sono in corso su dispositivi elettronici in uso al giovane militare per risalire ad eventuali acquisti. I carabinieri hanno effettuato diversi sopralluoghi anche in palestra, anche se è stato escluso al momento il coinvolgimento del gestore. Non sono stati mai in vendita farmaci o integratori alimentari nella nota palestra di Maddaloni.

Nicola aveva la passione per la forma fisica. Da bambino aveva frequentato le palestre di karate della Valle del Calore, aveva poi continuato negli esercizi crescendo e coltivando la forma fisica. L'arruolamento nell'Esercito e un lungo periodo di servizio in Sardegna non l'avevano allontanato dalla pratica sportiva. Nel settembre scorso finalmente il trasferimento in Campania, a Maddaloni. E quindi i continui ritorni a casa presso la famiglia dei genitori che gestisce un'azienda agricola a Taurasi.
Nel 2019 aveva cominciato però davvero ad aumentare la massa muscolare. I progressi su Instagam e Facebook sono continuamente documentati. «Tutti possono vedere la tua condizione fisica, ma soltanto noi sappiamo quanta fatica ci sia dietro ad alcune scelte di vita», scrive in un post.

Nel 2020 Nicola aveva partecipato a gare nazionali. Al Palacavicchi vicino Roma aveva trionfato nelle esibizioni sportive. Il tempio dei body builder lo aveva consacrato, ma lui manteneva i piedi ben saldi per terra. «Il palco è il luogo dove si gratificano tutti i sacrifici fatti in un anno con costanza e perseveranza, ma la palestra resta l'ambiente dove amo trascorrere le giornate».
Ma è proprio l'ambiente dei culturisti quello nei quali Nicola aveva cominciato a muoversi con disinvoltura, tanto che per un periodo si è proposto anche come motivatore, personal trainer e coach. In una sua locandina proponeva schede di allenamento personalizzate e consigli su alimentazione e integrazione sportiva. Insomma competenza e conoscenza del settore non gli mancavano. Accanto ad una foto di lui bambino con il kimono scriveva: «In tanti anni di esperienza prima nel karate e adesso nel mondo del fitness, ritengo che per aver fame di successi e risultati bisogna provarci con tutto se stesso».
 

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