Ore 17, la frana rompe gli argini
del vallone e invade Monteforte

Ore 17, la frana rompe gli argini del vallone e invade Monteforte
di Riccardo Cannavale
Lunedì 28 Settembre 2020, 09:42 - Ultimo agg. 12:20
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La natura scopre il fianco più fragile di un territorio tra i più a rischio, dal punto di vista idrogeologico, della provincia di Avellino. Lo fa nella maniera forse più prevedibile, attivando i recettori della paura. Il ricordo dell'alluvione di Quindici e Sarno del 98 in tanti è ancora vivo.

Erano da poco trascorse le 17 quando l'acqua, che stava venendo giù copiosa da diverse ore, ha rotto gli argini del bacino idrografico del Valloncello Oscuro, abbattendosi con violenza lungo il Vico Ponte Piazza. Momenti drammatici quelli che le circa venti famiglie che vivono in zona hanno vissuto, in parte sono state evacuate.
 

 

Un fronte di terra, detriti e pietre ha travolto tutto quanto incontrava lungo il percorso. Diverse le auto scagliate via come fuscelli. La colata, dopo aver attraversato il vicolo, si è abbattuta sulla piazza Umberto I per poi proseguire la sua corsa lungo via Loffredo, non risparmiando nemmeno la casa comunale. Allagata anche la casa della cultura, che solo fino a un mese fa ospitava la caserma dei carabinieri: danni sono stati registrati ai locali e alle attrezzature dell'auditorium e della pro loco. Allagamenti si sono verificati anche a corso Vittorio Emanuele, via Roma e nei vicoli che tagliano le strade principali del paese, come Vico III Mulino, altra via di collegamento su cui la violenza dell'acqua si è abbattuta senza risparmiare nulla. Numerosi i locali terranei che sono stati investiti dalla furia, con i proprietari impegnati fino a notte fonda per provare a liberare gli ambienti dall'acqua.

Le attenzioni maggiori sono concentrate sull'area compresa tra le zone Acquolella e Portella, oltre che sulla frana di località Pastelle, che solo lo scorso mese di aprile era stata al centro dell'attenzione. Da una prima ricostruzione, la calamità potrebbe essere stata rafforzata durante il tragitto dal passaggio in un tratto tombato del vallone prima di giungere al bacino idrografico che non ha retto la potenza ma soprattutto la quantità di acqua in arrivo, che ha finito per riversarsi lungo i vicoli e la piazza del paese. In serata, si è provveduto ad evacuare in via precauzionale alcune delle famiglie che vivono nelle strade considerate più a rischio.
 
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Ieri, quando nel dopo pranzo della prima domenica d'autunno, lo sguardo rivolto verso l'alto ha restituito, in un crescendo che ha lasciato poco spazio all'immaginazione, la scena di una colata senza freni che in pochi minuti dalla parte più alta del paese ha raggiunto il cuore di Monteforte, quell'agorà anima della comunità locale. La centrale operativa comunale è stata prontamente convocata, con il sindaco Costantino Giordano, accompagnato dagli assessori Angelo Piciocchi, Carmine Tomeo e Giulia Valentino, in costante contatto con la Prefettura di Avellino. Sul posto sono intervenuti uomini e mezzi della protezione civile, per liberare le strade invase dai detriti ed effettuare i primi interventi di bonifica dei luoghi incriminati. A supporto anche i tecnici del Genio Civile, con una squadra di ingegneri che ha avviato lo studio cartografico e la verifica dei luoghi per comprendere le cause alla base della colata di fango che si è abbattuta sul paese. La situazione è apparsa subito critica. Il sindaco Giordano, resosi conto di quanto stava accadendo, ha diffuso un primo avviso nel tardo pomeriggio invitando i suoi concittadini a non uscire di casa. La protezione civile, coordinata dalla dirigente Claudia Campobasso che ha seguito tutte le fasi di intervento, ha provveduto a predisporre cento brandine per consentire agli sfollati che non hanno potuto essere ospitati da familiari di trascorrere la notte nei locali della scuola primaria di Alvanella, location individuata dal sindaco quale ricovero più sicuro. Per la giornata odierna, tutte le scuole del paese resteranno chiuse.

Stamattina, gli uomini del Genio Civile effettueranno un nuovo sopralluogo per verificare le cause alla base dell'alluvione e per predisporre gli interventi urgenti da attuare. 

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