Avellino: personale all'osso,
Festa a confronto con i dirigenti

Avellino: personale all'osso, Festa a confronto con i dirigenti
di Flavio Coppola
Lunedì 1 Luglio 2019, 08:30 - Ultimo agg. 11:21
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Comincia ufficialmente l'era Festa. Il sindaco di Avellino, che venerdì ha ricevuto la fascia tricolore, questa mattina prenderà possesso del suo ufficio al primo piano di Palazzo di Città, e darà ufficialmente il via al suo mandato. In programma, c'è prima di tutto una riunione con i dirigenti e il segretario generale. Non si tratterà soltanto di un momento rituale, dal momento che il sindaco ha già annunciato la volontà di avviare il proprio tentativo di cambiamento della città proprio dalla riforma della macrostruttura dell'ente. L'obiettivo è prioritario. Festa potrà avvalersi del lavoro perfezionato proprio sul finire della scorsa settimana dalla triade commissariale guidata da Giuseppe Priolo, che ha siglato l'entrata in vigore della riforma della macrostruttura di Piazza del Popolo varata a fine maggio.
 
Tra le novità più significative, la costituzione di un ufficio in staff al segretario generale deputato alla gestione del Piano di riequilibrio finanziario in 15 anni, che l'ente dovrà attuare sotto la nuova amministrazione. Ma non solo. L'intera struttura comunale viene divisa in 7 settori, ciascuno dei quali dovrà avere, nel prossimo triennio, un dirigente. E proprio qui sta la difficoltà più grande. Al momento, come è noto, il Comune annovera trecentoundici dipendenti e solo 4 dirigenti, compresi il segretario generale e il comandante dei vigili urbani. Ciascuno di loro assomma un numero esorbitante di deleghe. Di positivo, c'è che il piano delle assunzioni relativo al prossimo triennio prevede 4 nuovi dirigenti. Ma su 46 innesti previsti, ci saranno 48 pensionamenti. Dunque, il saldo sarà ancora una volta negativo. Non a caso, le precedenti amministrazioni politiche, a partire da quella di Paolo Foti, sul punto hanno sistematicamente fallito.

Incontrati i funzionari apicali, il nuovo sindaco di Avellino avvierà il valzer dei confronti con i vertici delle istituzioni politiche e militari della provincia. Conta di chiudere il cerchio entro 5 giorni. Il primo atto amministrativo sarà un'operazione di recupero del decoro urbano, a partire da una pulizia straordinaria di Piazza Libertà. Oggettivamente, le condizioni della principale agorà del capoluogo, nelle ultime settimane, sono apparse allarmanti. In questo, il primo cittadino ha già chiarito che punta ad rilanciare la sinergia con la società provinciale dei rifiuti «IrpiniAmbiente», che gestisce l'intero ciclo ad Avellino e si occupa dello sfalcio dell'erba limitatamente ai marciapiede. L'idea del sindaco sarebbe estendere questo servizio a tutto il verde cittadino, rimodulando il contratto di servizio.

Dal punto di vista del medio periodo, invece, la prima sfida che impegnerà la giunta (il sindaco dovrebbe annunciarla tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima) è l'organizzazione del cartellone del Ferragosto. A disposizione dell'amministrazione, ci sono complessivamente 330.000 euro. Festa ha annunciato un programma di 40 giorni, con una serie di eventi che coinvolgano l'intera città, a partire dalle periferie, senza concentrare tutte le risorse sul concertone di Ferragosto. Un impegno, il suo, particolarmente ambizioso, per il quale Festa assicura di essere già al lavoro. Nella settimana che si apre, il sindaco e i suoi fedelissimi (a partire dai consiglieri Laura Nargi e Stefano Luongo) dovranno cominciare a buttare giù la prima bozza del cartellone.
Anche qui, l' amministrazione commissariale appena congedatasi ha dato un'importante mano, approvando la variazione di bilancio che apposta le risorse. Ciò non toglie che per fare ciò che Festa promette servirà grande impegno e bisognerà stringere i tempi. Il tutto, senza dimenticare che il sindaco, prima ancora del suo approdo formale a Palazzo di Città, è già stato assorbito pienamente dalla delicatissima vicenda relativa al futuro del calcio e del basket in città. Sabato ha incontrato il patron della Sidigas, Gianandrea De Cesare, ed ha preso contezza della volontà dell'imprenditore di cedere i due sodalizi sportivi. Ora dovrà vigilare in maniera attenta sugli scenari che si apriranno e sull'affidabilità dei possibili acquirenti. Più sfide e più fronti, dunque, costringeranno il sindaco a tuffarsi immediatamente nell'attività amministrativa.

 
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