Covid a Pietradefusi, in pochi anche in chiesa

Il sindaco Musto rifiuta l'aiuto dell'Asl: "Giusto chiudere le scuole"

La scuola chiusa a Pietradefusi
La scuola chiusa a Pietradefusi
di Barbara Ciarcia
Lunedì 1 Maggio 2023, 10:40
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«Ha prevalso il buon senso»,dice il sindaco di Pietradefusi, il comune dove è scoppiato il focolaio di covid e le scuole sono chiuse fino a domani. Dice Nino Musto: «Sono stato contattato dall'Asl per avere un supporto, ma l'ho rifiutato. Ho ritenuto giusto agire così. L'ho fatto, e lo ribadisco, solo per tutelare soprattutto la popolazione più anziana e più fragile. La catena dei contagi andava spezzata».

E' stata una domenica silenziosa a Pietradefusi.

Pochissimi fedeli hanno partecipato alle funzioni religiose domenicali. In piazza non ci sono i soliti capannelli. Molti, tra parenti e amici dei contagiati, hanno scelto di autoisolarsi.

Musto non ha esitato un attimo quando è stato informato dell'impennata anomala di contagi nella comunità, specie tra bambini e ragazzi, che amministra da quasi un anno. Anche lui, appena poche settimane fa, è risultato positivo al Covid-19. Il cluster sarebbe partito dalla cerimonia delle Prime Comunioni che si è tenuta domenica scorsa. A seguire c'è stato l'incontro scuola-famiglia presso il locale Istituto Comprensivo di Dentecane, la maggiore frazione di Pietradefusi, e da lì in avanti il contagio da Covid-19 ha subito una inquietante accelerazione.
Per l'ASL irpina diretta dal manager Mario Ferrante i casi registrati nel paese sono soltanto nove. Per il sindaco Nino Musto sono invece molti molti di più (una ventina fino all'altro giorno ).

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«Quelli conteggiati dall'Asl sono i casi finiti sulla piattaforma regionale- ha replicato prontamente il sindaco di Pietradefusi-. Si tratta di adulti, impiegati pubblici perlopiù, che sono andati a fare il tampone in farmacia. Gli altri, la maggioranza, lo ha fatto a casa. Poi ci sono quelli che hanno avuto contatti coi positivi e hanno deciso di mettersi in quarantena per tutelarsi».

I medici di famiglia della zona hanno avuto un gran da fare nelle ultime ore, e così le farmacie. Il rischio che il contagio possa estendersi anche ai paese limitrofi non è infondato. Certo il virus è meno aggressivo rispetto al recente passato ma continua a far paura soprattutto alla popolazione più anziana o affetta da patologie cardiologiche e oncologiche.
«In fondo la decisione di chiudere il plesso scolastico mi è parsa la più saggia- ha asserito sempre Nino Musto- I nostri ragazzi vivono in casa con nonni, e persino bisnonni. Solo uno scellerato non avrebbe pensato di chiudere la scuola alla luce dei casi in aumento. Martedì riapriremo. Nel frattempo gli ambienti sono stati sanificati. Così saremo tutti più tranquilli».

Qualcuno sui social ha comunque inveito contro la scelta adottata dal sindaco Musto. Si tratta di casi isolati certo, ma comunque irritanti per chi ha anche la responsabilità di autorità sanitaria sul territorio.
La situazione pertanto è sotto controllo grazie pure alla decisione ferma del sindaco di sospendere le attività didattiche. «Diversamente non so cosa sarebbe successo- ha infine dichiarato Musto-. Dentecane ha avuto le sue vittime durante la fase peggiore del Covid-19. Ognuno qui ha pianto un parente un amico una persona cara. Quelle morti e quel dolore sono un monito: li porteremo sempre nel cuore».

Chi, reduce da quell'esperienza devastante, ha optato per l'auto sorveglianza lo ha fatto senza esitazione e con un forte senso di responsabilità. I casi positivi sono comunque monitorati attentamente dai medici di base. Adesso si spera solo che l'emergenza rientri e le attività riprendano normalmente. In questi ultimi giorni sono state penalizzate, loro malgrado, pure le attività commerciali del paese. Il covid-19 continua a lasciare strascichi emotivi nelle comunità. Puntualmente ci si scopre vulnerabili. Stavolta poi il Covid19 ha colto tutti impreparati e di sorpresa non solo a Pietradefusi. Il giorno della festa dei bambini difficilmente sarà dimenticato. La comunità ha solo voglia di normalità, e di respirare a pieni polmoni dopo aver rimesso le mascherine e i dispositivi di protezione personale. I brutti ricordi del recente passato non sono stati ancora metabolizzati.
 

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