Morto durante i lavori all'asilo a Pietradefusi, l'ipotesi: piolo della scala rotto

Sul corpo di Ferdinando Iommazzo, elettrotecnico di 56 anni, sarà effettuata l'autopsia

Ferdinando Iommazzo, vittima dell'incidente
Ferdinando Iommazzo, vittima dell'incidente
di Barbara Ciarcia e Katiuscia Guarino
Mercoledì 27 Settembre 2023, 09:26
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Forse il piolo di una scala su cui si trovava ha ceduto e la caduta è stata inevitabile. Sarà l'autopsia a fare chiarezza sul decesso di Ferdinando Iommazzo, elettrotecnico 56enne originario di Petruro Irpino e residente a San Giorgio del Sannio. Il 56enne è caduto da una scala l'altro ieri mentre svolgeva lavori di tinteggiatura nel convento delle suore francescane Immacolatine di Pietradefusi. Una caduta frontale che non gli ha lasciato scampo. Da capire se l'uomo abbia perso l'equilibrio mentre stava facendo qualche movimento oppure abbia avuto un malore. La salma si trova presso l'obitorio dell'ospedale Rummo di Benevento. Sulla dinamica dell'incidente stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano.

L'uomo in via amichevole era entrato nel convento per svolgere alcuni lavori, tra i quali appendere delle tende nella parte dell'edificio adibito ad asilo (che ieri era regolarmente aperto). Intanto, la Filca Cisl, attraverso il suo rappresentante Giovanni Lo Russo, lancia un appello agli organi ispettivi per verificare il rispetto delle regole contrattuali e di sicurezza di ogni cantiere a tutela dei lavoratori.

Sul decesso è stato aperto un fascicolo dalla Procura della Repubblica di Benevento. Nelle prossime ore sarà disposta l'autopsia. L'esame necroscopico potrà fornire un contributo importante per ricostruire il tragico decesso di Ferdinando Iommazzo. Anche ieri mattina i carabinieri sono tornati sul luogo dell'incidente per eseguire ulteriori rilievi. Il 56enne stava svolgendo lavori di tinteggiatura in una struttura adibita a deposito all'interno del convento. Un'attività di cortesia che aveva sempre fatto. Aveva iniziato dalla mattina. Ma i lavori non erano stati commissionati da alcuna ditta. Non era la prima volta che svolgeva lavoretti per il convento delle suore. Ha sempre dato incondizionatamente il proprio contributo.

L'altro ieri, purtroppo, qualcosa è andato storto. Ferdinando Iommazzo è caduto dalla scala. Un colpo frontale al suolo che gli è stato fatale. Nonostante i soccorsi siano stati tempestivi, purtroppo, per l'uomo non c'è stato più nulla da fare. La scala è stata sottoposta a sequestro. I carabinieri hanno eseguito tutti i rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell'incidente. Avviati anche gli accertamenti da parte dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro per verificare le condizioni di sicurezza sul luogo dove il 56enne stava svolgendo i lavori.

Ferdinando Iommazzo lascia moglie e una figlia di 18 anni. Dalla Filca Cisl arriva il cordoglio per la famiglia del 56enne e l'appello alle istituzioni per maggiori controlli sulla regolarità contrattuale e di sicurezza di luoghi di lavoro. «Al di là di ogni accertamento sulle dinamiche e responsabilità, sulle misure di sicurezza adottate in cantiere e dei dispositivi adottati, sulla formazione delle maestranze, sulla preventiva custodia dei luoghi di lavoro e della loro protezione, si deve rispondere con urgenza alla scia dei troppi infortuni sul lavoro e alle troppe morti bianche, dice il rappresentante sindacale Giovanni Lo Russo. «Significa che ogni lavorazione nel settore delle costruzioni deve essere fatta e normata secondo la legislazione del settore edile con tutte le misure specifiche di sicurezza a garanzia della salute, dell'incolumità e della vita dei lavoratori. Qui l'appello che gli organi ispettivi preventivamente possano constare tutte le regolarità contrattuali e di sicurezza ad ogni apertura di cantiere o di inizio lavorazioni. Non deve passare inosservato pure la scoperta di 7 lavoratori in nero, nell'arco di diversi anni, in impresa edile dell'Alta Irpinia dei giorni scorsi», conclude Lo Russo.
 

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