La Tari aumenta e il Comune rischia un buco di bilancio da due milioni e mezzo. Ma la maggioranza dice no all'operazione verità sul costo dei rifiuti con la società «IrpiniAmbiente». E' l' epilogo di 3 ore di Consiglio comunale. I festiani votano in massa contro la mozione di Nicola Giordano (Pd), che impegnava il sindaco ad approfondire «i costi fissi e variabili della società «IrpiniAmbiente», per rivalutare le spese del servizio, riaprire celermente l'isola ecologica e determinare i ristori per la raccolta differenziata che potrebbero abbassare i costi che la società ripartisce sui cittadini». Strano ma vero. Il provvedimento viene votato dalla sola opposizione. E non basta. Dopo aver provato ad affossare la discussione in prima convocazione, la maggioranza chiede invano un rinvio. Poi vota contro la verifica chiesta dalle minoranze.
Per il sindaco Festa, va tutto bene: «Avellino ha uno tra i migliori servizi d'Italia, il migliore in Campania e sul podio al Centro-Sud.
Per finire, dubbi sulle procedure per lo sfalcio del verde e il giallo dell'isola ecologica, che da 2 anni è sparita dalla città. «Il Comune ricorda paga 38.000 euro all'anno all'Air per rifarla nell'area ex Cecchini che non ha mai usato. Per cosa stiamo pagando?». Dino Preziosi, capogruppo di «La Svolta», introduce ulteriori elementi: «Con la raccolta differenziata del 2020, al 72 per cento, abbiamo un risparmio di 780.000 euro. comincia In più, con la chiusura dell'Isola ecologica, «IrpiniAmbiente» ha fatto la raccolta a giro dei RAE e degli ingombranti gratuitamente».
Nell'anno del Covid, Preziosi evidenzia pure «un risparmio di 370.000 per il Comune sulle attività chiuse tra marzo e maggio. E che fine hanno fatto i 500.000 euro di contributi del governo?». Poca chiarezza anche rispetto alla spazzatura degli opifici. Per Preziosi, «è il Comune che deve sgrossare il dato inviato da IrpiniaAmbiente». Il dubbio insinuato è che ciò non avvenga sempre. Infine un'altra domanda spinosa: «Lo Stadio paga la Tari? E in che misura? E la tassa sulla pubblicità?». La maggioranza vota contro il chiarimento e il sindaco Festa non fuga alcun dubbio. Sul caso dell'isola ecologica, parla di un accordo con Air per il «rent to buy». «Non stiamo gettando soldi alle ortiche ma paghiamo per acquistare. Vogliamo che diventi l'isola ecologica e il centro di raccolta ambientale della città». Ma viene smentito drasticamente da Giordano, che mostra il contratto firmato dal comandante Arvonio in cui questa opzione non è menzionata. Incidente a parte, il progetto redatto da «IrpiniAmbiente» sarebbe «alla firma del dirigente» e in dirittura d'arrivo. Sul nodo saliente dei costi per i cittadini, Festa sembra confermare l'ineluttabilità degli aumenti: «Il Piano economico e finanziario spiega - tiene conto anche del 4 per cento per la Provincia e delle mancate riscossioni sulla Tari. Questa dice - è una delle cause del nostro pre dissesto. Su 13 milioni di tributo, il 20 per cento non paga. E siamo almeno a 2,5 milioni all'anno».