Caserta, azienda e netturbini:
braccio di ferro su vecchie spettanze

Caserta, azienda e netturbini: braccio di ferro su vecchie spettanze
di Daniela Volpecina
Domenica 13 Marzo 2022, 11:38 - Ultimo agg. 19:23
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Disagi in vista per la raccolta dei rifiuti a Caserta. I dipendenti della Ecocar, la società che gestisce il servizio di igiene urbana in città, hanno proclamato lo stato di agitazione. Si partirà con un'assemblea sindacale (inizialmente prevista ieri e rimandata alla prossima settimana), poi lo stop ai turni straordinari e successivamente nel caso in cui non dovesse essere convocato il tavolo istituzionale già richiesto al prefetto Giuseppe Castaldo e al sindaco Carlo Marino anche uno sciopero.

All'origine della protesta le inadempienze contrattuali della società. È quanto si apprende dalla nota congiunta a firma di Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Fiadel e Ugl. «La Ecocar denunciano le organizzazioni sindacali non rispetta ormai da tempo i diritti dei lavoratori. Basti pensare che non sono ancora state riconosciute le vecchie spettanze di fine rapporto, né il versamento dei fondi pensione, i permessi e neanche parte dei buoni pasto che non risultano gli stessi per tutti. A ciò si aggiunga anche il continuo e inspiegabile rinvio della verifica dei livelli di inquadramento contrattuale dei lavoratori in base alle mansioni svolte. Non è più possibile andare avanti così. I dipendenti non stanno rivendicando salari aggiuntivi o premi extra ma solo il rispetto di quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e dai vecchi accordi sottoscritti tra le parti. L'azienda continua invece a prendere tempo senza intervenire concretamente. Disattendendo gli impegni assunti e negando, per poi rateizzare, il riconoscimento di istituti contrattuali che hanno i loro termini di erogazione, è diventata pertanto inaffidabile sotto il profilo sindacale».

Da qui la richiesta di convocazione di un tavolo istituzionale attraverso il quale le sigle sperano di ottenere garanzie certe per i centosessanta lavoratori.

L'azienda dal canto suo ha fatto sapere di essere pronta a dialogare con i dipendenti per il raggiungimento di un accordo sperando così di scongiurare disagi per i cittadini in un momento già particolarmente difficile per la comunità'. L'incontro con i lavoratori sarebbe già stato fissato per la prossima settimana.

L'apertura e l'invito al dialogo hanno consentito di stemperare i toni e convinto Cgil, Cisl e Ugl nella serata di venerdì a fare un passo indietro e rinviare l'assemblea sindacale. Anche alla luce della fase di transizione che sta per aprirsi per la Ecocar. L'appalto aggiudicato lo scorso anno sta infatti per scadere. Da martedì 15 dovrebbe scattare da parte del Comune di Caserta una proroga di almeno quattro mesi. Il tempo necessario per consentire all'Ente di pubblicare una nuova gara di appalto che anche stavolta dovrebbe avere una durata di sei mesi prorogabili per altri sei come nel bando precedente. E probabilmente anche lo stesso valore economico. Dodici milioni di euro, questo l'importo del bando assegnato nel 2021 e finanziato con fondi di bilancio comunale. E chissà che la Ecocar non decida di partecipare anche a questa nuova gara.

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La società del resto gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città dal 2013, dapprima per effetto di un bando quinquennale scaduto nel 2018, poi per tre anni in regime di proroga, fino all'affidamento del nuovo appalto nel 2021. Sono stati resi noti intanto i dati sulla raccolta rifiuti relativi ai primi due mesi del 2022. A gennaio la differenziata si è attestata al 53,32 per cento. A febbraio ha raggiunto il 55,31 per cento. Complessivamente la popolazione casertana ha prodotto 3.155 tonnellate di rifiuti a gennaio e 2.800 a febbraio. Le frazioni più consistenti sono quella organica (tra 633 e 721 tonnellate), gli imballaggi (200 tonnellate), carta e cartone (tra 180 e 205 tonnellate), vetro (185 -220 tonnellate), ingombranti (tra 158 e 164 tonnellate) e l'indifferenziato che sfiora le 1.500 tonnellate ogni mese. 

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