Santa Rita, flash mob e vigilia al veleno
«Soldi sprecati per la pavimentazione»

Santa Rita, flash mob e vigilia al veleno «Soldi sprecati per la pavimentazione»
Domenica 22 Maggio 2022, 11:44
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È il giorno in cui ritorna la processione più amata. Dopo due anni di stop causa Covid, in città sono previste migliaia e migliaia di persone per celebrare la Santa dei casi impossibili, che questo pomeriggio, a partire dalle 18.30, uscirà dalla chiesa di via San Francesco Saverio. Il corteo potrebbe superare i fasti pre-pandemia: via Del Gaizo, via Circumvallazione, piazza D'Armi, via de Concilij, corso Vittorio Emanuele, Piazza Libertà fino al rientro in chiesa. Questo il percorso che impegnerà i fedeli, il vescovo Aiello e il sindaco Festa. Un fiume umano renderà omaggio a Santa Rita, con la città si che stringerà nella fede, per mezzo di un rito che le consentirà di riscoprirsi comunità. Ma intanto, al centro storico, impazza la polemica. L'amministrazione comunale arriva al sacro appuntamento sotto una pioggia di critiche per i lavori dell'ultimo secondo alla pavimentazione delle strade proprio intorno alla chiesa. La lingua di asfalto che copre i basoli è un pugno in un occhio e sfregia il cuore antico. Ieri mattina, le associazioni Indignati anche tu per Avellino, Il bucaneve, Legambiente, Movimento italiano disabili e Archeoclub hanno manifestato pacificamente.

Rita Cesta non ha dubbi: «Siamo di fronte ad una Viale Italia bis con, ma stavolta c'è anche una scadenza.

Perché - ricorda la referente di Indignati anche tu per Avellino - fra trenta giorni, verrà divelto il catrame. Io mi chiedo con quali soldi». Il Comune ha infatti comunicato che il lavoro è provvisorio. A breve l'asfalto verrà nuovamente rimosso, perché esiste un progetto vero, di riqualificazione delle strade con i basoli, finanziato e approvato ora sì dalla Soprintendenza. Cesta pone un interrogativo legittimo, in una città in cui le strade sono fatiscenti e mancano persino le strisce pedonali per la carenza di fondi: «Vorrei che la città si ponesse qualche quesito, ma tutte queste decisioni a vanvera chi le paga? Stiamo ancora aspettando il responsabile di Viale Italia, quello che aveva fatto quel progetto meraviglioso - ironizza - che poi hanno dovuto smantellare. Dopo la Sanremo del Sud, che avremmo dovuto avere a Viale Italia, questo, per il sindaco è il rilancio del Centro Storico? Quest'amministrazione ci stupisce sempre».

Pasquale Luigi Nacca, voce delle associazioni, ricorda di aver interessato anche la Procura della Repubblica: «Asfaltare il centro storico - lamenta - è una questione che riguarda tutti. La città non si vive a compartimenti stagni. Noi eravamo partiti con tante belle intenzioni e avevamo inviato una proposta a per il centro storico a nome delle associazioni. Ma una volta preso atto che il risultato è questa lingua di asfalto abbiamo inviato una richiesta di chiarimenti alla Procura della Repubblica di Avellino e, per conoscenza, anche alla Prefettura, al Comune e alla Diocesi». Nacca è pieno di sdegno: «Ci chiediamo se sia stata messa al corrente». Di certo, ne è al corrente il prete della chiesa di Santa Rita, Don Luigi Dente, che però assiste passivamente al flash mob e dimostra con ampi gesti di non essere d'accordo. Allora Nacca incalza: «Ci chiediamo se sia possibile su un basolato creare questa lingua di asfalto. Che fine ha fatto la Soprintendenza?».


È in un clima di forti contrapposizioni che il centro storico di Avellino si avvia alla pedonalizzazione serale con il sistema delle Zone a traffico limitato, decisa dall'amministrazione comunale, a partire dal primo giugno. All'incognita della mobilità collegata all'apertura mai certa del tunnel e alla grana dei parcheggi, che mancano dappertutto, si aggiungeranno - dunque - i lavori già programmati per il rifacimento delle strade. Segnali, insomma, che non lasciano prefigurare un centro storico particolarmente attrattivo. Almeno nelle prime settimane di pedonalizzazione.
m. s.
 

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