Scuola, il piano trasporti non funziona:
i ragazzi snobbano le navette urbane

Scuola, il piano trasporti non funziona: i ragazzi snobbano le navette urbane
di Alessandro Calabrese
Giovedì 16 Settembre 2021, 09:13 - Ultimo agg. 17 Settembre, 09:17
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Il Piano trasporti dedicato al rientro in classe nel comune capoluogo sembra reggere l'impatto con l'afflusso in città dei 5788 studenti pendolari dei soli istituti superiori. Traffico chiaramente sostenuto ma solo qualche ingorgo e la solita sosta selvaggia davanti al Palazzotto. Per il resto gli alunni provenienti dai comuni della provincia non pare abbiano avuto grossi problemi. Grazie soprattutto allo sfalsamento degli orari di ingresso, 8.15 per il biennio e 9.15 per il triennio, e di conseguenza di uscita, tra le 12.15 e le 14.15. Sufficienti, a quanto pare, sono apparse le corse maggiorate, rispetto ai periodi in cui la scuola è chiusa, messe a disposizione da parte dall'Air, 39 in più, 15 in prima fascia e 24 in seconda, dalla Sita Sud, 5 in tutto per i ragazzi provenienti dalla zona Serinese-Solofrana e dai comuni adiacenti, e le altre 2 aggiuntive da Bartolini, che trasporta gli studenti provenienti dall'area del Partenio.

Complessivamente, dunque, ben 46 corse ulteriori rispetto al normale servizio del Tpl. A questo, poi si sono aggiunte 6 navette urbane, la cui funzione è stata quella di raggruppare per campus di destinazione i ragazzi alle fermate di Campetto Santa Rita e Piazza Kennedy per poi accompagnarli nei pressi dei singoli istituti o, comunque, nelle zone cittadine connotate da una maggiore concentrazione di plessi scolastici.

Sotto questo aspetto, per la verità, dalle 7.50 alle 8.50 e dalle 13.15 alle 14.15, i mezzi ad hoc hanno effettuato i loro percorsi il più delle volte semivuoti, mentre si è registrato un maggiore afflusso di auto con i genitori che accompagnavano i figli a scuola. Ancora presto, comunque, per definire un flop il tentativo di organizzare e ordinare gli alunni per accompagnarli sui veicoli. Molti di loro, certamente, hanno preferito arrivare a piedi al plesso scolastico, invogliati dalla bella giornata, in tanti, però, ieri mattina non erano a conoscenza di questa opzione. Nessun problema anche per le scuole del primo circolo, infanzia, elementari e medie, in questo primo giorno di ritorno tra i banchi. Con le dovute eccezioni funzionali alla vicinanza di altri istituti e per numero di alunni, negli istituti comprensivi, così come nei Circoli Didattici, l'ingresso si è svolto dalle 8.15 alle 8.45. Eccetto, appunto, nei plessi dove è stato anticipato alle 8.00 o scaglionato in diversi accessi in base alle classi. Una valutazione positiva sul primo giorno di scuola, per quanto attiene il Piano prefettizio, la consegna anche l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Geppino Giacobbe: Il piano traffico afferma ha retto e, almeno per quello che registriamo, sembra aver superato il primo test.

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Ovviamente bisognerà monitorare l'organizzazione messa in piedi anche nei giorni a venire, in maniera da intervenire, se necessario, per apportare qualche correttivo. Ho notato molti ragazzi, per lo più studenti di prima superiore o prima media, essere accompagnati dai genitori. Nelle famiglie, è evidente, c'è ancora timore per la diffusione del contagio da Covid-19. Ma grazie ai protocolli e alle misure di sicurezza stiamo provando, lentamente e responsabilmente, a tornare ad una consapevole normalità. Per me è stata una gioia rivedere i ragazzi in strada per il loro rientro a scuola. È un ritorno alla vita e grazie alla vaccinazione diffusa, oltre che alla mascherina anche all'aperto, con tutte le cautele del caso, cercheremo di consolidare questa riconquista dopo un anno e mezzo di Dad per i ragazzi più grandi e una la didattica in presenza ma con tanti timori per quelli più piccoli. Stessa impressione, poi, per quanto riguarda le navette urbane: Dovranno essere promosse meglio. Finora non ce n'è stato neanche il tempo. Il resto mi pare abbia funzionato bene. Anche grazie ai dirigenti scolastici che, tra mille difficoltà, hanno fatto un ottimo lavoro. Tutti gli operatori della scuola devono continuare ad impegnarsi per cercare di riportare la normalità nella quotidianità. L'amministrazione comunale sarà al loro fianco. Ma per completare l'obiettivo bisogna anche tornare a svolgere attività sportiva nelle palestre. Ai presidi chiedo di renderle disponibili, con regole precise, anche perché lo sport è indispensabile per completare la formazione della personalità dei nostri ragazzi.

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