Sequestra in una stanza compagna e figlioletto: liberati dai carabinieri

La donna rinchiusa in casa e minacciata con il coltello

Sequestra in una stanza compagna e figlioletto: liberati dai carabinieri
Sequestra in una stanza compagna e figlioletto: liberati dai carabinieri
di Katiuscia Guarino
Lunedì 20 Novembre 2023, 09:37 - Ultimo agg. 10:04
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L'ha sequestrata in casa costringendola a stare chiusa in una stanza sotto la minaccia di un coltello. Tutto questo davanti agli occhi impauriti del figlioletto di due anni. In manette è finito un operaio 38enne di Nusco, che è stato ristretto nel carcere di Avellino. È stata la telefonata di un familiare a chiedere aiuto ai carabinieri della Compagnia di Montella, spiegando che la donna stava subendo maltrattamenti ed era bloccata nell'abitazione, per evitare che denunciasse l'uomo. È stato poi scoperto che le vessazioni andavano avanti da anni. Un vero incubo per quella donna che poi ha avuto il coraggio di denunciare tutto e di mettere fine a una storia di maltrattamenti e minacce. Anche davanti ai bambini piccoli, il piccolo di due anni e un altro avuto da una precedente relazione della donna.

Violenze erano avvenute già lo scorso fine settimana. Dopo la segnalazione, i carabinieri della Stazione di Nusco si sono precipitati nell'abitazione della coppia. All'arrivo dei militari dell'Arma la vittima è stata trovata rinchiusa in casa insieme a uno dei due figli minori avuti dal compagno. Nel corso delle indagini, è emerso che la donna era stata anche minacciata con un coltello da cucina e che questo comportamento andava avanti da tempo.

Tali comportamenti si sarebbero verificati quando l'uomo era in uno stato di alterazione psicofisica, probabilmente dovuto all'abuso di alcol. Ma su questo ci sono approfondimenti in corso da parte degli uomini dell'Arma che vanno avanti con le indagini. I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Avellino, hanno dunque arrestato il 38enne di Nusco, ritenuto responsabile di sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti della convivente.

L'uomo si trova attualmente ristretto presso la casa circondariale di Avellino in attesa dell'udienza di convalida.

L'attività investigativa prosegue per ulteriori riscontri sul lungo periodo di convivenza della coppia, caratterizzato secondo la denuncia da maltrattamenti e minacce. Vessazioni che erano quasi all'ordine del giorno, in base a quanto emerso in questa prima fase delle indagini. Un incubo dentro le mura domestiche per quella donna e i suoi piccoli, costretti a vivere in un continuo stato di apprensione. Ma l'ultimo episodio è costato caro al 38enne di Nusco, che per evitare di essere denunciato aveva rinchiuso a chiave in casa la donna, impossibilitata a uscire.

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La convivente, però, ha trovato la forza per informare il familiare che, a sua volta ha allertato i carabinieri della Compagnia di Montella. I militari della Stazione di Nusco sono piombati in quell'abitazione, trovandosi di fronte la donna e il bimbo di due anni in uno stato di agitazione e paura. Ora, finalmente, possono tirare un primo sospiro di sollievo dopo mesi di vita ad alta tensione, per il timore di trovarsi di fronte alle vessazioni dell'uomo. Il 38enne potrà fornire la sua versione nel corso dell'interrogatorio per respingere eventualmente ogni addebito.
Purtroppo, il lungo periodo di restrizioni degli anni scorsi a causa della pandemia ha restituito plasticamente i drammi che si registrano dentro le case. Convivenze spesso burrascose, alcune delle quali degenerano in comportamenti vessatori e violenti. Donne e bambini sono le principali vittime. Ma recenti episodi avvenuti Irpinia dimostrano che anche i genitori sono bersaglio dei propri figli. L'Arma dei Carabinieri svolge un attento lavoro di informazione e di sensibilizzazione per aiutare le vittime a trovare il coraggio di denunciare. Un passo difficile da compiere da parte di chi è costretto a vivere quotidianamente con la paura.

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