«Sì al terzo casello dell'autostrada per snellire il traffico»

Il nuovo accesso potrebbe sorgere in zona Picarelli

L'area dove può sorgere il terzo casello
L'area dove può sorgere il terzo casello
di Alessandro Calabrese
Domenica 12 Febbraio 2023, 12:49
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"Ad Avellino serve un piano traffico e di mobilità sostenibile che renda fluida la viabilità, riduca lo smog e agevoli gli spostamenti con i mezzi di trasporto pubblico. Un piano che vada ad armonizzare la situazione esistente con le novità ormai prossime tra metropolitana leggera, collegamento all'alta velocità e nuovo stadio. Ma soprattutto uno strumento che preveda e realizzi il terzo casello cittadino, non più rinviabile alle luce delle esigenze presenti e future". Nando Picariello, riferimento del M5S in Consiglio comunale, analizza lo stato dell'arte della circolazione veicolare nel capoluogo irpino e lancia una proposta che, in parte, raccoglie quella che già in passato era stata un'idea accarezzata da urbanisti e amministratori ma poi non più sviluppata.

L'esponente dei pentastellati a Piazza del Popolo la rispolvera a ragion veduta, dopo che nel suo breve mandato da vicesindaco aveva avviato delle verifiche di fattibilità e soprattutto dopo aver sollecitato in diverse occasioni l'assessore al ramo, Emma Buondonno, in vista dei disagi attuali che andranno ad acuirsi da qui a qualche anno. "Di fronte alla prospettiva di un nuovo stadio con un grande centro commerciale che attirerà persone da fuori provincia durante tutta la settimana - spiega Picariello - un terzo ingresso in città, "Avellino Centro", diventa la base di una necessaria pianificazione complessiva che dovrà comprendere diversi aspetti e tenere conto di molteplici elementi. A ridosso della Bonatti c'è già l'esigenza di migliorare la viabilità a servizio della Città Ospedaliera. Il flusso dell'utenza che arriva dagli assi viari Est-Ovest, infatti, immette auto che devono attraversare da un lato o dall'altro tutta la città. Un accesso diretto, collocato a non molta distanza dalla stazione di servizio e l'incrocio per la frazione Picarelli, significherebbe acquisire enormi vantaggi in termini di sicurezza e riduzione del traffico.

Inoltre, questo transito scaricherebbe anche gli altri due caselli, liberando da un intasamento quasi costante, da una parte, via Nazionale Torrette e, dall'altra, la variante 7 bis, oltre a via Francesco Tedesco. Si potrebbero affrontare da una nuova prospettiva, poi, anche le problematiche legate ai percorsi degli autobus, considerando che dall'autostazione di via Fariello il tragitto per il casello sarebbe piuttosto breve".

L'ipotesi articolata dal consigliere del M5S non è astratta. "L'ho esaminata tecnicamente in più occasioni - riprende - anche insieme ad alcuni dipendenti dell'Utc. C'è la possibilità di introdurre questa infrastruttura raccordandola alla città con una bretella viaria dall'autostrada, va solo inquadrata. Le ultime verifiche effettuate sulla piantina urbanistica avevano evidenziato un accesso dal lato Sud molto semplice, mentre per quello Nord vanno trovate delle soluzioni. Nulla che non si possa fare secondo i tecnici. Questa operazione, inoltre, s'intersecherebbe perfettamente con uno sbocco sull'alta velocità e un efficientamento della mobilità cittadina che, insieme alla metro, dovrebbe prevedere, su un circuito diverso dall'anello della metro, mini bus elettrici che fungano da navette".

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Ciò, secondo Picariello, gioverebbe ad Avellino anche in termini di inquinamento atmosferico: "In città girano troppe macchine perché a volte non ci sono alternative o quelle presenti sono scomode. Ma la maggior parte del tempo serve per trovare parcheggio. Ecco, dunque, che diventa fondamentale una pianificazione generale che tenga conto di tutti questi fattori, modifichi i percorsi, trovi aree a ridosso del centro per lasciare il proprio veicolo e prendere una navetta. Consideriamo che l'utilizzo della vettura molto spesso è obbligato ma l'automobilista, visti i costi e i disagi, ne farebbe volentieri a meno.

Rivedere la Mobilità considerando tutti questi fattori, insomma, può fare la differenza anche in termini di vivibilità cittadina. Specie se si introducono dei correttivi funzionali come le zone 30 con le strisce per la fascia ciclabile. Ho sollecitato l'assessore Buondonno più volte: interrogazioni, audizioni in Commissione Urbanistica, proposte tematiche. Ma non ho ancora ricevuto una risposta concreta. La mia spinta a mettere mano ad un piano non è stata recepita, eppure con il nuovo stadio intervenire non sarà più rinviabile. Meglio farlo per tempo, quindi, avviando un confronto partecipato e studiando il da farsi. Tra un anno e mezzo si chiuderà il mandato, non credo voglia essere ricordata solo per aver sbloccato la metro che serve principalmente a non restituire 20 milioni di euro di fondi europei".
 

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