Smile di fine estate al SummerFest

Ultimo week end con concerti apprezzati e tanta gente in strada

Folla in piazza
Folla in piazza
di Massimo Roca
Lunedì 28 Agosto 2023, 08:57
3 Minuti di Lettura

Avellino come Barcellona: era questo uno degli slogan elettorali del sindaco Gianluca Festa.
Una frase che gli ha portato in dote tanti sfottò. Eppure tra una battuta e l'altra, grazie soprattutto ad un milione ("oh, anime del purgatorio", avrebbe esclamato il suocero di Bellavista) di "buoni argomenti" messi sul tavolo, Avellino è andata anche oltre, per certi aspetti, alla capitale della Catalogna, affiancando alla vivacità della rambla centrale di Piazza Libertà/Corso Vittorio Emanuele, la vitalità dei quartieri periferici.

Certo gli approfondimenti/accertamenti sulle procedure amministrative che hanno portato all'allestimento del cartellone dell'AVSF 2023 sono già partite.

Da definire invece una valutazione economica dell'evento ex post. Altro capitolo ancora sarebbe quello di confrontare i risultati di questa analisi con ciò che si sarebbe potuto ottenere investendo in altri settori.
La valutazione, mai come in questo caso, porta all'interno elementi immateriali che è sempre complicato quantificare e da cui comunque, però, non si può prescindere. Come si fa a quantificare la positività, l'energia, l'approccio aperto ad una serata di provincia improvvisamente priva di malinconia.
Qualche dato innegabile c'è ed arriva anche dall'osservazione dell'ultimo weekend cittadino, lontano dall'evento spot del 16, magnifico per chi ama l'adunata oceanica e fare a gara con la questura sulla conta degli spettatori, meno per chi non ha apprezzato il format da brutta copia del Festivalbar e la fruizione scadente dello spettacolo per larga parte del pubblico.

Video

Certo, poi c'è chi ha sempre brontolato tutti gli anni. Non dimentichiamo che c'è chi scrisse, all'indomani del concerto del 16 agosto 2012, che erano stati spesi soldi per un artista sul viale del tramonto: era Pino Daniele.
Ad Avellino c'è una voglia di fare festa e coinvolge trasversalmente tutti i luoghi e tutte le età. Sabato Rione Parco ha confermato il seguito degli artisti scelti. Avellino, molto più che agosto, morsica: se ne sono accorti anche i Coma Cose che si sono goduti l'oramai consueto colpo d'occhio.
Ma è stato al centro città che si è avverata la profezia festiana.

Dai ritmi dance del Nadamas Summer Festival, risalendo per il Corso sulle curve sinuose delle ballerine, era tutta una staffetta di suoni e festosi assembramenti. Al bar trovi l'immancabile selezione di successi di Marcello Apicella. Ma il confronto, la concorrenza, stimolano ad alzare l'asticella.
Ed ecco che la guest star è il pianista Luis Di Gennaro. Pochi metri più in là, a Piazzetta Agnes, il palco del Sabato italiano è un dirigibile che ci porta via un po' come sulle note di Sergio Caputo, solo che a condurre, da novelli Umberto Nobile, sono i fratelli Relmi.
Ed anche qui la banalità è messa nell'angolo: le rivisitazioni, tra l'acustico ed il rock, dei grandi successi della musica italiana sono degne di nota.

Su tutte quella di Un tempo piccolo di Federico Zampaglione. Lo stesso tempo piccolo è quello necessario a completare la "vasca" verso via De Conciliis forse l'unica tenuta fuori dall'atmosfera delle ramblas, ma ecco che la voglia di cantare, quell'atmosfera magica del festival, il contesto di positiva leggerezza stimola altri talenti canori a mettersi in proprio in prossimità dell'ingresso della Villa. Ed anche qui applausi e non certo di prassi.
Ieri sera lo stesso clichè: Lo spleen della domenica e di un'estate che va verso la fine non si è sentito: ha lasciato lo spazio al calore di San Tommaso per Rhove, ed alla voglia di divertirsi in Piazza Libertà prima con l'omaggio a Carosone della Nientedimeno Swing Band poi con la dance del Nadamas.

© RIPRODUZIONE RISERVATA