Lo smog dà tregua ad Avellino,
Priolo sospende le targhe alterne

Lo smog dà tregua ad Avellino, Priolo sospende le targhe alterne
di Flavio Coppola
Sabato 1 Giugno 2019, 12:30
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Si fermano gli sforamenti e il commissario stoppa l'ordinanza antismog. Via le targhe alterne. Semaforo verde per automobili vecchie e nuove anche nel centro città.

È una decisione inaspettata quella con cui Giuseppe Priolo, ieri, con effetto immediato, ha deciso di sospendere il dispositivo emanato a fine aprile, che istituiva forti restrizioni alla circolazione automobilistica ad Avellino, fino al prossimo 30 giugno. Nella nuova ordinanza, controfirmata dal comandante dei vigili urbani, Michele Arvonio, e dal dirigente all'Ambiente, Luigi Cicalese, il commissario di Piazza del Popolo prende atto che «a seguito della verifica dei bollettini emessi dall'Arpac, dal 26 aprile 2019 fino all'ultima rilevazione, non risultano ulteriori superamenti dei limiti consentiti per il parametro Pm10, sia nella centralina situata nei pressi della scuola Alighieri, sia in quella posta al Quinto Circolo». Così Priolo recepisce la proposta dei due dirigenti, con i relativi pareri favorevoli, e ordina «la sospensione, con decorrenza immediata, dell'ordinanza numero 161, dello scorso 30 aprile». Il provvedimento, però, è relativo solo «ai divieti di circolazione, ferme restando tutte le altre disposizioni e fino a eventuali determinazioni in relazione alle successive rivelazioni».
 
Insomma, si può circolare. Ma in presenza di nuovi sforamenti, il leader della triade potrebbe riproporre le targhe alterne. Almeno fino al 9 giugno, quando dovrà lasciare il testimone al nuovo sindaco di Avellino. Nel frattempo, resta vietato sostare con il motore acceso, per gli autobus nella fase di stazionamento, anche al capolinea, e bruciare vegetali, loro residui o altri materiali connessi all'esercizio delle attività agricole. In ambito domestico, non si potranno accendere caminetti, stufe, termocamini o termostufe alimentati a legna, o con altre biomasse, con classe di prestazione emissiva inferiore alle 3 stelle. A meno che non si tratti dell'unica fonte di riscaldamento. Vietate, fino al 30 giugno, pure le porte a lama d'aria.

La decisione del commissario, come detto, nasce dalla constatazione che, da oltre un mese, i livelli di polveri sottili nell'aria sono al di sotto della soglia di guardia. In complesso, i superamenti sono 19. Ma il dato resta allarmante. Testimonia, infatti, che in soli 5 mesi, la città ha comunque superato più della metà dei 35 sforamenti consentiti in un anno dalla legge. Dunque, non può permettersi di abbassare la guardia. Ciò nonostante, l'ordinanza di Priolo, che estendeva le targhe alterne fino ai veicoli Euro 5 e stabiliva il blocco domenicale pressoché totale (al netto degli Euro 6 e dei veicoli elettrici) aveva scontentato tutti. I commercianti erano insorti, e tutti i candidati a sindaco avevano annunciato la revoca del provvedimento in caso di elezione. Così, la notizia della sospensione del dispositivo viene accompagnata, sul web, da scende di vero e proprio giubilo. Inevitabilmente, la patata bollente passerà alla prossima amministrazione. Priolo, dal canto suo, ha affrontato il tema con grande decisione. Non soltanto agendo con lo strumento, inevitabile, delle ordinanze per il blocco del traffico. Ma anche tentando una difficile interlocuzione con i sindaci dei Comuni contermini. Sul punto, però, il commissario sembra destinato a lasciare senza aver centrato l'obiettivo che si era posto: vincolare, in particolare i grandi comuni, al rispetto di provvedimenti condivisi, in ottica di area vasta, anche sulle limitazioni alla circolazione veicolare.

Dopo aver lavorato per mesi alla sottoscrizione di un nuovo protocollo di intesa con i sindaci, ricevendo sistematicamente un rifiuto sul tema del traffico, l'amministrazione comunale è riuscita a sintetizzare un documento più generico, che non è ancora stato formalizzato. Nelle intenzioni del commissario, la firma sarebbe dovuta avvenire nelle scorse settimane in Prefettura. Ma ad oggi non se ne è saputo più nulla.
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