Stazione di Avellino, cercasi futuro:
«Elettrificazione entro il 2024»

Stazione di Avellino, cercasi futuro: «Elettrificazione entro il 2024»
di Flavio Coppola
Mercoledì 20 Aprile 2022, 08:14 - Ultimo agg. 20:50
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Dal binario morto di Avellino, parte la mobilitazione istituzionale per uscire dall'isolamento ferroviario. E proprio alla vigilia del Consiglio comunale organizzato per investire i consiglieri regionali eletti in Irpinia, i vertici dell'amministrazione De Luca e Rfi, della necessità di cambiare l'Accordo quadro che esclude il capoluogo da tutte le tratte su ferro che abbiano una qualunque importanza, arrivano i primi impegni. Per una volta nero su bianco.
Il responsabile della Direzione Commerciale Sviluppo e Commercializzazione Territoriale Centro Sud-Tirrenica di Rfi, Pier Paolo Olla, scrive al presidente del Consiglio comunale avellinese, Ugo Maggio e al presidente della commissione regionale Trasporti, Luca Cascone. Chiarendo su tutti i punti nodali dell'isolamento del capoluogo: niente collegamenti con l'Alta Velocità, con Napoli e con Salerno, e un' enorme incognita sul completamento dei lavori di elettrificazione della Benevento-Avellino-Salerno, opera da 230 milioni che non cammina solo per la parte che riguarda l'Irpinia, i cui ritardi tengono chiusa l'autostazione di Borgo Ferrovia da 2 anni.

Olla ricorda preliminarmente che «i contenuti dell'Accordo Quadro sono rappresentativi dei servizi ad oggi in vigore in Regione Campania».

Dunque della situazione attuale. Ma possono essere modificati. «Per quanto riguarda il bacino irpino, si evidenzia che all'interno del documento sono stati confermati gli interventi inerziali che interessano l'area, nonché individuati nuovi sviluppi infrastrutturali a servizio della stessa. In particolare - si impegna - il completamento dell'elettrificazione sarà attivato per fasi tra dicembre 2022 e dicembre 2024». Riecco poi la «soppressione del passaggio a livelli di Atripalda» e lo stato dei fatti sulla Bretella di Codola, il progetto che dovrà mettere Avellino sull'Alta Velocità. «Regione Campania ha confermato la disponibilità a individuare i possibili canali di finanziamento per la progettazione di un collegamento infrastrutturale tra le linee Codola-Nocera Inferiore e Napoli-Salerno Monte del Vesuvio - dice Rfi - La Regione ha comunicato l'intervento al MIMS al fine di individuare le risorse finanziarie necessarie all'avvio di uno studio di fattibilità».

Ma Rfi segnala pure «la necessità di ulteriori approfondimenti e verifiche sull'efficacia complessiva dell'intervento e sugli effettivi benefici attesi in termini di tempi di percorrenza e di capacità disponibile per i nuovi servizi, tenuto conto della necessità di compatibilizzare gli stessi rispetto alla capacità residua sulla linea Napoli-Salerno via Monte del Vesuvio». Significa che l'obiettivo non è ancora in cassaforte. E infine c'è la già acquisita stazione Hirpinia sull'Alta capacità Napoli-Bari.

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Ma il capoluogo chiede una svolta. L'obiettivo politico dell'assise odierna è quindi un'iniziativa dell'intera provincia di Avellino. Così sono stati invitati pure il presidente di Palazzo Caracciolo, Rino Buonopane, i rappresentanti sindacali e l'associazione «InLocoMotivi». Il Governatore De Luca e l'amministrazione di Palazzo Santa Lucia rivendicano grande attenzione verso le aree interne. Avellino non la riscontra affatto. «La Regione deve operare un'inversione di pianificazione del territorio dice l'assessore alla Mobilità e all'Urbanistica, Emma Buondonno Anche se non è stato solo l'attuale Governo regionale a farsi influenzare dal fatto che nell'area metropolitana di Napoli vive il 53 per cento della Regione, e ad investire soprattutto lì. Ma dopo 2 anni di pandemia e con una crisi umanitaria del genere, dobbiamo avere il coraggio di portare avanti un modello alternativo, per il riequilibrio di funzioni, attività e pesi demografici». Così l'assessore Buondonno raccomanda la partecipazione dei rappresentanti istituzionali e lancia il suo appello: «È molto importante che i consiglieri regionali e il Consiglio di Avellino trovino un punto di incontro su una questione cosi dirimente per il territorio. Bisogna aprire una discussione, perché il nodo delle reti ferroviarie e stradali è fondamentale per noi». Tutti i progetti di rilancio economico e demografico del capoluogo, del resto, passano dalla stazione e dal collegamento sull'Alta Velocità con la bretella di Codola. Che è irrinunciabile: «Le città che non sono collegate dalla rete su ferro - ricorda Buondonno - inevitabilmente, si spopolano. Vivono fenomeni di retrocessione dal punto di vista dei valori urbani».

Ed ecco l'idea: «Consiglio comunale e Consiglio provinciale si facciano portatori di queste istanze». In merito esistono due mozioni gemelle che impegnano entrambe le assisi. Ma è anche e soprattutto una questione di soldi: «Nell'ultima riunione, con il delegato regionale Cascone - ricorda Buondonno - si è fatto riferimento anche alla ripartizione dei fondi della nuova programmazione, da attuare a stretto giro. E' quindi indispensabile unità tra le forze politiche. L'ultimo censimento Istat dimostra che è l'intera Campania a vivere una flessione demografica. - chiosa - È soprattutto sulle reti della comunicazione che bisogna puntare se vogliamo il riequilibrio».

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