«Tu scendi dalle stelle è stata scritta ad Ariano Irpino»

Spunta un nuovo studio dello storico Cavalletti

«Tu scendi dalle stelle è stata scritta ad Ariano»
«Tu scendi dalle stelle è stata scritta ad Ariano»
di Vincenzo Grasso
Lunedì 4 Dicembre 2023, 09:56 - Ultimo agg. 18:07
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Dove fu composto e cantato per la prima volta "Tu scendi dalle Stelle? A Nola, nella casa di don Michele Zamparelli, come recita anche una targa commemorativa! Questa la risposta che viene comunemente ribadita. Ma uno studioso irpino rimette tutto in discussione. Giovanni Bosco Maria Cavalletti, di Montecalvo Irpino, saggista, studioso di storia patria e collaboratore di diverse riviste nazionali, ha portato avanti una singolare ricerca storica per ricostruire tempo e luogo in cui ebbe origine il canto natalizio più conosciuto al mondo, "Tu scendi dalle stelle" di Sant'Alfonso Maria de' Liguori.

Ebbene, per Cavalletti il canto natalizio non fu composto a Nola, ma a Deliceto, piccolo comune della Daunia, a pochi chilometri da Ariano Irpino, nel 1744. Come del resto sostenuto orgogliosamente, ma senza documenti del tutto attendibili, da sempre dagli abitanti di Deliceto.

Per spiegare tutto ciò, Cavalletti presenta oggi, alle ore 10.30, presso il Santuario della Consolazione di Deliceto, il libro "Tu scendi dalle Stelle". Edito da Claudio Grenzi Editore. Il libro si pregia della presentazione del Vescovo arianese Massimiliano Palinuro, Vicario Apostolico di Istanbul e Amministratore dell'Esarcato Apostolico di Costantinopoli. Si tratta di lavoro minuzioso che parte da un'attenta analisi di alcuni inediti del Tannoja, conferendo valore scientifico alla tesi storica, da sempre parte della tradizione pugliese, che vede Sant'Alfonso Maria de' Liguori comporre in Deliceto la famosa pastorale natalizia, durante la sua permanenza presso il convento della Consolazione. Non dunque a Nola.

«La mia indagine - spiega l'autore del libro -, corroborata dall'attenta rilettura della "fonte nolana", dalle preziose indicazioni del padre Antonio Maria Tannoja, primo biografo del Santo napoletano, e dallo studio di alcuni inediti dello stesso Tannoja da me rinvenuti presso l'Archivio romano della Postulazione Agostiniana, conferisce assoluta fondatezza, fino a conferirle carattere documentale, alla plurisecolare tradizione che ci mostra Sant'Alfonso cantare per la prima volta, la notte di Natale del 1744, la sua "Tu scendi dalle stelle" al cospetto dell'innevata grotta del beato Felice da Corsano in Deliceto ove egli era giunto il 12 dicembre di quell'anno e dove il 24 dicembre, dopo aver predicato quella novena di Natale, aveva preso materialmente possesso delle abbandonate strutture del vecchio convento agostiniano della Consolazione fondato nel 1470 dal beato Felice, riformatore pretridentino originario dello scomparso feudo di Corsano, già della diocesi di Ariano Irpino ed oggi frazione di Montecalvo Irpino».

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Oltre all'esplicita comparazione tra la Grotta del beato Felice e quella di Betlemme, gli inediti del Tannoia presentano il sacro speco meta di pellegrinaggi e centro devozionale delle svariate migliaia di pastori abruzzesi che bucolicamente avvolti nel melodioso abbraccio delle inseparabili zampogne, dopo aver percorso gli storici tratturi della transumanza, stazionavano lì con le greggi. La pubblicazione fortemente voluta dall'Amministrazione comunale di Deliceto, è stata finanziata nell'ambito del progetto Mystica Harmonia - Deliceto, dalle stelle in una grotta, per aspera ad astra - approvato dal Ministero della Cultura tramite il Pnrr. Per Pasquale Bizzarro, sindaco di Deliceto, «la scelta di pubblicare il libro di Cavalletti risponde a un desiderio, quasi un'urgenza, di dare una dimensione universale a quell'intima certezza che viene tramandata, di generazione in generazione, quasi un'impronta che indica proprio nella grotta presso il Convento della Consolazione, la culla della più famosa pastorale del Natale».
 

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